Conciliazione sulla Rendita Catastale: Venezia Spiagge S.p.A. e Agenzia delle Entrate Raggiungono un Accordo
Pubblicato il: 12/7/2024
La Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Venezia ha disposto l’estinzione del processo tra Venezia Spiagge S.p.A. e l’Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale di Venezia, a seguito di un accordo tra le parti sulla rendita catastale di uno stabilimento balneare al Lido di Venezia. Venezia Spiagge è assistita da GBA Studio Legale e Tributario con i partner Marco De Marchis, Guido Gasparini Berlingieri e Massimiliano Leonetti.
Il Contenzioso: L’Avviso di Accertamento
La controversia è iniziata con la notifica da parte dell’Agenzia delle Entrate di un avviso di accertamento con il quale veniva rettificata la rendita catastale dello stabilimento balneare in concessione a Venezia Spiagge S.p.A., portandola da €27.318,46 a €59.200,00. La società, ritenendo errata la valutazione dell’area scoperta e la metodologia utilizzata, ha impugnato il provvedimento contestando:
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Difetto di motivazione dell’avviso di accertamento.
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Mancanza di prova sugli elementi di stima adottati dall’ufficio.
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Errata quantificazione dell’area scoperta, considerata come suolo incolto privo di autonomia reddituale.
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Precedenti annullamenti di avvisi simili in primo e secondo grado.
L’Intervento della Corte e la Consulenza Tecnica
Dopo un approfondito dibattimento, la Corte ha nominato una Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) per determinare il valore corretto della rendita catastale. La consulenza ha proposto inizialmente un valore di €45.930,00, modificato successivamente in €54.891,00 nel rapporto finale.
A seguito del deposito della perizia, le parti hanno deciso di accettare la proposta iniziale della CTU, siglando un accordo con il quale la rendita catastale viene definitivamente fissata a €45.930,00.
L’Esito del Procedimento
Con l’accordo raggiunto, la Corte ha dichiarato l’estinzione del giudizio ai sensi dell’art. 48, comma 4, del D.Lgs. 546/92. Le parti hanno inoltre concordato sulla compensazione delle spese legali, mentre gli oneri della consulenza tecnica d’ufficio, quantificati in €5.223,92, saranno suddivisi equamente tra le parti.