Respinto il ricorso di Belaria S.r.l. per l'accesso agli incentivi per l'installazione di impianti fotovoltaici
Pubblicato il: 3/28/2025
Nel contenzioso, Belaria S.r.l. è affiancata dall'avvocato Andrea Sticchi Damiani; GSE - Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. è assistita dagli avvocati Antonio Pugliese e Fabio Garella.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 2207/2025, ha esaminato il ricorso presentato dalla società Belaria S.r.l. contro il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) riguardante la decadenza dagli incentivi per l'impianto fotovoltaico denominato "Pastore" situato a Oria (BR). La controversia ha origine dalla decisione del GSE di revocare gli incentivi concessi in base al DM 6 agosto 2010 (Terzo Conto Energia) a causa di difformità riscontrate nei moduli fotovoltaici installati.
La società ENS SOLAR FOUR s.r.l., originaria titolare dell'impianto, aveva presentato domanda di incentivi nel 2011, ottenendo l'ammissione agli stessi. Tuttavia, nel 2015, il GSE avviava un procedimento di verifica, rilevando che alcuni moduli installati presentavano difformità rispetto alle certificazioni CEI EN 61215. In particolare, veniva riscontrato che i moduli HEP 230 P erano dotati di celle con tre bus bar anziché due, e che i moduli H3A230 P avevano junction box diverse da quelle certificate. Inoltre, veniva rilevata la non corrispondenza dei numeri di matricola di alcuni moduli e la mancanza della targa su uno di essi.
Nonostante le osservazioni presentate dalla società, il GSE disponeva la decadenza dagli incentivi con provvedimento del 25 maggio 2016, intimando la restituzione degli incentivi percepiti. La società ENS SOLAR FOUR, in liquidazione, ricorreva al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, che respingeva il ricorso. Successivamente, la società Belaria S.r.l., subentrata nella titolarità dell'impianto, impugnava la sentenza del TAR Lazio.
Il Consiglio di Stato ha esaminato il caso, rilevando che le difformità accertate dal GSE erano rilevanti ai fini della percezione integrale degli incentivi. In particolare, la presenza di celle a tre bus bar e junction box non certificate costituiva una violazione dei requisiti tecnici previsti dal DM 6 agosto 2010. La sentenza ha confermato la decadenza dagli incentivi, ritenendo che le difformità riscontrate impedissero l'accertamento della conformità dei moduli alla normativa tecnica.
Il Consiglio di Stato ha inoltre rilevato che la decurtazione del 10% degli incentivi, successivamente riconosciuta dal GSE, non era sufficiente a sanare le violazioni rilevanti accertate. Pertanto, ha respinto l'appello della società Belaria S.r.l., confermando la decadenza totale dagli incentivi.
In conclusione, la sentenza del Consiglio di Stato ha ribadito l'importanza del rispetto dei requisiti tecnici e delle certificazioni per l'accesso agli incentivi per gli impianti fotovoltaici, confermando la legittimità della decadenza disposta dal GSE in caso di difformità rilevanti.