Sentenza del Consiglio di Stato sulla Rimodulazione degli Orari dell'Ufficio Postale di Serra Sant'Abbondio
Pubblicato il: 3/28/2025
Nel contenzioso, Poste Italiane S.p.A. è affiancata dagli avvocati Angelo Clarizia e Andrea Sandulli; il Comune di Serra Sant'Abbondio è difeso dall'avvocato Emanuele Torcoletti.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 2218/2025, ha esaminato il ricorso presentato da Poste Italiane S.p.A. contro il Comune di Serra Sant'Abbondio, riguardante la rimodulazione degli orari dell'ufficio postale locale. La controversia ha origine dalla decisione di Poste Italiane di ridurre l'orario di apertura dell'ufficio postale da sei a tre giorni la settimana, con un totale di 18 ore settimanali, a partire dal 7 settembre 2015. Tale decisione era motivata dall'impossibilità di garantire l'equilibrio economico dell'ufficio e dall'esigenza di adeguare l'offerta di servizi postali alla domanda effettiva nel territorio comunale.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche aveva accolto il ricorso del Comune di Serra Sant'Abbondio, annullando il provvedimento di Poste Italiane. Il TAR aveva rilevato un difetto di istruttoria, sostenendo che la decisione si basava esclusivamente su esigenze di economicità, senza considerare le particolarità del territorio comunale, caratterizzato da una popolazione anziana e da problemi di mobilità. Inoltre, il TAR aveva riscontrato la violazione dei criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale pubblica, stabiliti dal DM 7 ottobre 2008 e richiamati dal Contratto di programma tra il Ministero dello Sviluppo Economico e Poste Italiane.
Poste Italiane ha impugnato la sentenza del TAR, sostenendo che i limiti fissati per la distribuzione dei punti di accesso erano stati pienamente rispettati alla luce del piano di intervento approvato dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM). La società ha inoltre affermato che il provvedimento impugnato era sorretto da una congrua motivazione, tenuto conto della corrispondenza intercorsa con il Comune, nella quale erano state spiegate le ragioni della rimodulazione dell'orario di apertura.
Il Consiglio di Stato ha accolto l'appello di Poste Italiane, ritenendo che la decisione di ridurre l'orario di apertura dell'ufficio postale fosse legittima e conforme ai parametri stabiliti dal DM 7 ottobre 2008 e dalla delibera AGCOM 342/2014/CONS. In particolare, il Consiglio di Stato ha rilevato che la rimodulazione degli orari non rappresentava una chiusura dell'ufficio postale, ma una riduzione delle ore di apertura, garantendo comunque un servizio universale accessibile a tutta la popolazione del Comune di Serra Sant'Abbondio.
La sentenza ha inoltre evidenziato che Poste Italiane aveva condotto un'ampia istruttoria, valutando la capillarità del presidio postale nei comuni limitrofi e prevedendo strumenti di mitigazione del disagio per la popolazione anziana. Il Consiglio di Stato ha ritenuto che la rimodulazione dell'orario fosse un bilanciamento accettabile tra la perdita economica del gestore e la garanzia del servizio universale, considerando che il territorio comunale avrebbe comunque a disposizione 18 ore settimanali di apertura e la possibilità di usufruire degli uffici postali nei comuni limitrofi.
In conclusione, la sentenza del Consiglio di Stato ha confermato la legittimità della decisione di Poste Italiane di ridurre l'orario di apertura dell'ufficio postale di Serra Sant'Abbondio, respingendo l'appello incidentale del Comune e dichiarando le spese del doppio grado di giudizio interamente compensate tra le parti.