Accolto il ricorso dell'Agenzia delle Entrate contro Scattolini S.p.A. deducibilità dei costi da contratti di Interest Rate Swap
Pubblicato il: 1/14/2025
Nel contenzioso, Scattolini S.p.A. è affiancata dall'avvocato Gabriele Escalar.
La Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso presentato dall'Agenzia delle Entrate contro la Scattolini S.p.A. riguardante la deducibilità dei costi derivanti da contratti di Interest Rate Swap (IRS) per l'anno 2007.
L'Agenzia delle Entrate aveva notificato un avviso di accertamento alla Scattolini S.p.A., contestando la deducibilità degli oneri sostenuti in conseguenza della sottoscrizione di strumenti finanziari derivati.
La Commissione Tributaria Regionale dell'Umbria aveva confermato la decisione di primo grado, annullando l'avviso di accertamento. L'Agenzia delle Entrate ha quindi presentato ricorso per cassazione, sostenendo che la deducibilità dei costi conseguenti all'acquisto di titoli derivati rimane subordinata alla prova dell'inerenza, che non era stata fornita dalla società.
La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell'Agenzia delle Entrate, rilevando che la Scattolini S.p.A., non operante nel settore creditizio, doveva dimostrare che i contratti di swap erano stati stipulati con finalità di copertura e non speculative. La Corte ha ritenuto che la Commissione Tributaria Regionale dell'Umbria avesse errato nella ripartizione dell'onere probatorio, non tenendo conto che spettava alla società dimostrare l'inerenza dei costi.