Il Consiglio di Stato conferma il metodo di calcolo del Ministero per i contributi PNRR
Pubblicato il: 4/4/2025
Nel contenzioso, Alia Servizi Ambientali S.p.A. è affiancata dall'avvocato Andrea Grazzini.
Il Consiglio di Stato, Sezione Quarta, ha emesso una sentenza riguardante il ricorso presentato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica contro Alia Servizi Ambientali S.p.A. La vicenda ruota attorno alla concessione di contributi nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), specificamente per progetti di economia circolare relativi al riciclo dei tessili.
Il contenzioso ha avuto origine dalla decisione del Ministero di ricalcolare i contributi concedibili a Alia Servizi Ambientali S.p.A., riducendo l'importo inizialmente riconosciuto. La società ha contestato la metodologia di calcolo adottata dal Ministero, sostenendo che essa fosse errata e che avrebbe dovuto ricevere un contributo maggiore.
La sentenza del T.A.R. Lazio aveva dichiarato improcedibile il ricorso principale di Alia Servizi Ambientali S.p.A. per sopravvenuta carenza di interesse, ma aveva accolto il ricorso per motivi aggiunti, annullando il provvedimento del Ministero. Il T.A.R. aveva ritenuto che il Ministero fosse intervenuto unilateralmente sulla proposta della società, senza procedere ad alcuna forma di interlocuzione, e che la metodologia di calcolo adottata fosse illogica.
Il Consiglio di Stato, nel riesaminare la questione, ha accolto l'appello principale del Ministero, respingendo i motivi aggiunti proposti da Alia Servizi Ambientali S.p.A. Il Consiglio ha stabilito che il calcolo del contributo assegnabile deve essere basato sull'investimento complessivo del progetto, come indicato nell'avviso, e non sull'investimento supplementare come sostenuto dalla società. Inoltre, ha confermato che la riparametrazione delle spese ammissibili effettuata dal Ministero era necessaria per rispettare i limiti di spesa previsti dall'allegato 2 dell'avviso.
La sentenza ha quindi riformato in parte la decisione del T.A.R., respingendo i motivi aggiunti e confermando la correttezza del metodo di calcolo applicato dal Ministero. La particolarità della controversia ha giustificato la compensazione delle spese di fase.
In conclusione, il Consiglio di Stato ha stabilito che il Ministero ha agito correttamente nel ricalcolare i contributi concedibili, assicurando che le risorse fossero destinate a finanziare investimenti innovativi e tecnologicamente avanzati, in linea con gli obiettivi del PNRR. La decisione rappresenta un importante chiarimento sulle modalità di calcolo dei contributi nell'ambito dei progetti di economia circolare e sulla necessità di rispettare i limiti di spesa previsti dagli avvisi pubblici.