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Il Consiglio di Stato conferma l'aggiudicazione dell'appalto per l'impianto di Cesano


Pubblicato il: 4/4/2025

Nel contenzioso, Marcello Cardi e Francesco Augusto De Matteis hanno affiancato Secit Impianti s.r.l.; Vincenzo Fortunato ha agito per Invitalia s.p.a.; Marcello Clarich ha assistito AMA s.p.a.; Andrea Fantappiè ha rappresentato TM.E s.p.a.; Pierluigi Piselli e Daniele Bracci hanno affiancato Atzwanger s.p.a.

Il Consiglio di Stato, Sezione Quarta, ha emesso una sentenza riguardante il ricorso presentato dalla società Secit Impianti s.r.l. contro l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa s.p.a. (Invitalia s.p.a.) e altre amministrazioni, in merito all'aggiudicazione di un appalto integrato per la progettazione, realizzazione e gestione di un impianto di recupero e valorizzazione della frazione organica da raccolta differenziata (FORSU) a Cesano.

La gara, bandita il 14 marzo 2024, prevedeva l'aggiudicazione con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. L'appalto è stato aggiudicato al raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) capeggiato da Atzwanger s.p.a., che ha ottenuto il punteggio più alto. Secit Impianti s.r.l., terza classificata, ha impugnato l'aggiudicazione, sostenendo che le offerte dei primi due classificati avrebbero dovuto essere escluse per aver proposto tecnologie di digestione anaerobica diverse da quella prevista nel progetto di fattibilità tecnica ed economica (PFTE).

Il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio aveva respinto il ricorso di Secit Impianti s.r.l., dichiarando improcedibile il ricorso incidentale di Atzwanger s.p.a. Secit Impianti s.r.l. ha quindi presentato appello al Consiglio di Stato, che ha confermato la sentenza di primo grado, respingendo l'appello principale e dichiarando improcedibile l'appello incidentale.

Il Consiglio di Stato ha ritenuto che la tecnologia di digestione anaerobica non costituisca una caratteristica essenziale dell'impianto e che le modifiche proposte dai primi due classificati siano ammissibili, in quanto non alterano i tratti essenziali dell'opera. Ha inoltre stabilito che la lex specialis consente varianti migliorative, purché non compromettano le finalità dell'intervento.

In conclusione, il Consiglio di Stato ha confermato l'aggiudicazione dell'appalto al RTI capeggiato da Atzwanger s.p.a. e ha condannato Secit Impianti s.r.l. al pagamento delle spese del giudizio.