La Corte di Cassazione conferma la debenza delle sanzioni per tardivo versamento delle ritenute
Pubblicato il: 1/29/2025
Nel contenzioso, Foster S.r.l. è affiancata dall'avvocato Tonio Di Iacovo.
La sentenza n. 1997 del 2025 della Corte di Cassazione riguarda il contenzioso tra la Foster S.r.l. (già Exstone S.r.l.) e l'Agenzia delle Entrate, con la partecipazione di Equitalia Servizi Riscossione S.p.A. e WIIT S.p.A. come interventore volontario. La vicenda ha origine dalla notifica di una cartella di pagamento emessa a seguito di un controllo automatizzato per l'anno d'imposta 2011, che richiedeva il pagamento di €125.128,08 per mancato o insufficiente versamento di ritenute e tardivo versamento delle stesse.
La Foster S.r.l. ha contestato la cartella, sostenendo di aver già corrisposto parte delle somme e di aver fatto ricorso al ravvedimento operoso per il tardivo versamento. La Commissione Tributaria Provinciale (C.t.p.) ha accolto il ricorso, ma la Commissione Tributaria Regionale (C.t.r.) ha ribaltato la decisione, confermando la debenza delle somme iscritte a ruolo.
La Foster S.r.l. ha quindi proposto ricorso in Cassazione, sostenendo che la C.t.r. non si era pronunciata sul secondo rilievo relativo alle sanzioni per tardivo versamento e che il ravvedimento operoso, sebbene tardivo, era valido. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, rilevando che la C.t.r. aveva omesso di pronunciarsi su questo punto e ha rinviato la causa alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Lombardia per una nuova valutazione.
La sentenza evidenzia l'importanza del ravvedimento operoso e della corretta comunicazione delle irregolarità da parte dell'Amministrazione finanziaria, nonché la necessità di una completa valutazione delle contestazioni sollevate dal contribuente.