Alkemy dice addio alla Borsa
Pubblicato il: 7/15/2025
Lo studio PedersoliGattai ha assistito Retex (FSI) in tutte le fasi e operazioni che hanno portato al delisting di Alkemy.
Retex S.p.A. – Società Benefit, controllata da FSI SGR S.p.A. (in nome e per conto del fondo di investimento “FSI II”) – ha comunicato il perfezionamento della c.d. procedura congiunta con l’acquisto delle ultime azioni Alkemy residue. A seguito di tale operazione, le azioni Alkemy – ormai tutte detenute da Retex – sono state revocate dalla quotazione su Euronext Milan di Borsa Italiana, con effetto dal 14 luglio 2025.
Il delisting di Alkemy segna la conclusione di un percorso che, dopo il successo dell’offerta pubblica di acquisto volontaria nel terzo trimestre del 2024, ha visto Retex consolidare il controllo tramite l’acquisto di pacchetti azionari da soci di minoranza, che ha portato al superamento della soglia del 90% del capitale sociale, e l’esito positivo della conseguente procedura di sell-out.
Lo scorso 31 marzo 2025, Retex aveva comunicato al mercato di aver superato, congiuntamente alle persone che agiscono di concerto con essa (tra cui Duccio Vitali), la soglia del 90% del capitale sociale di Alkemy, società quotata su Euronext Milan di Borsa Italiana e a capo di un gruppo attivo, sia in Italia che all’estero, nel settore dell’innovazione tecnologica e digitale. Il superamento di tale soglia è avvenuto a seguito del perfezionamento di un’operazione di acquisto, da parte di Retex, di complessive n. 1.435.895 azioni Alkemy detenute da alcuni azionisti di minoranza di Alkemy.
PedersoliGattai ha assistito Retex (FSI) in tutte le fasi e operazioni che hanno portato al delisting di Alkemy, con un team multidisciplinare guidato dai partner Gerardo Gabrielli e Alessandro Capogrosso.
Gli aspetti corporate e capital markets sono stati seguiti dai senior associate Filippo Emanuele Sani e Pietro Faggiana e dall’associate Rebecca Giovanna Forgione; mentre per i profili banking sono intervenuti il partner Gian Luca Coggiola e gli associate Virginia Crugnola e Alessandra Arioli

