Agenzia delle Entrate vince parzialmente il ricorso contro il Fallimento Fismar: confermata la legittimità della cartella di pagamento
Pubblicato il: 3/3/2025
Nel contenzioso, Fismar S.p.A. è affiancata dagli avvocati Paolo Panariti, Alessandra Manzo e Matteo Guerri.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5173/2025, ha accolto parzialmente il ricorso dell'Agenzia delle Entrate contro il Fallimento Fismar S.p.A., confermando la legittimità della cartella di pagamento emessa per l'anno 2006. La decisione si basa sulla corretta applicazione delle norme relative al controllo automatizzato delle dichiarazioni fiscali e alla comunicazione delle irregolarità.
La vicenda ha avuto inizio con una cartella di pagamento emessa dall'Agenzia delle Entrate per un importo complessivo di € 731.356,61, relativa all'anno 2006. La Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Sardegna aveva annullato la cartella, ritenendo che gli ex legali rappresentanti della società fallita fossero legittimati a impugnarla e che vi fosse stata una violazione del contraddittorio per mancata comunicazione preventiva delle irregolarità.
La Corte di Cassazione ha respinto i primi tre motivi di ricorso, confermando la legittimazione degli ex legali rappresentanti della società fallita a impugnare la cartella e ritenendo adeguata la motivazione della sentenza impugnata. Tuttavia, ha accolto il quarto e il quinto motivo di ricorso, stabilendo che la mancata comunicazione delle irregolarità al legale rappresentante della società fallita non determina la nullità della cartella di pagamento, ma ne condiziona l'opponibilità alla società tornata in bonis.
In conclusione, la sentenza n. 5173/2025 della Corte di Cassazione ha cassato la decisione della Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Sardegna limitatamente ai motivi accolti e rinviato la causa alla stessa Corte per un nuovo esame, anche delle spese.