Titolo: Il Consiglio di Stato conferma la sanzione per Itron Inc. e Itron Italia S.p.A. nel caso di bid rigging
Pubblicato il: 4/22/2025
Nel contenzioso Itron Inc. è assistita dagli avvocati Luisa Torchia e Gabriele Sabato, gli avvocati Ilaria Gobbato e Michele Carpagnano hanno affiancato Itron Italia S.p.A.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 02979/2025, ha respinto gli appelli proposti da Itron Inc. e Itron Italia S.p.A. contro l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), confermando la sanzione di € 1.061.516,00 per la partecipazione a un'intesa anticoncorrenziale nel settore dei contatori idrici. La decisione, pronunciata il 27 marzo 2025, ha ribadito la responsabilità solidale delle due società per il comportamento anticoncorrenziale accertato dall'AGCM.
La vicenda ha origine nel 2018, quando l'AGCM ha ricevuto un esposto anonimo che segnalava l'esistenza di un cartello tra diverse società, tra cui Itron Italia. L'indagine ha portato alla luce un'intesa di bid rigging, finalizzata a manipolare gli esiti delle gare pubbliche per la fornitura di contatori idrici. L'AGCM ha accertato che le società coinvolte, tra cui Itron Inc. e Itron Italia, avevano posto in essere un'intesa restrittiva della concorrenza, violando l'articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE).
Itron Inc. e Itron Italia hanno impugnato il provvedimento dell'AGCM dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per il Lazio, che ha respinto i ricorsi. Successivamente, le società hanno presentato appello al Consiglio di Stato, contestando la legittimità della sanzione e la qualificazione dell'intesa come unica e continuata. Gli appellanti hanno sostenuto che l'AGCM avrebbe erroneamente applicato la presunzione di responsabilità della società madre (parental liability presumption) e che la durata della fase preistruttoria del procedimento sarebbe stata eccessiva.
Il Consiglio di Stato ha ritenuto infondate le doglianze degli appellanti, confermando la correttezza dell'operato dell'AGCM. In particolare, il Consiglio di Stato ha rilevato che la presunzione di influenza determinante della società madre sulla controllata è applicabile nel caso in cui il capitale della controllata sia interamente detenuto dalla madre. Inoltre, ha sottolineato che l'AGCM ha fornito prove concrete del coinvolgimento di Itron Inc. nella vicenda, dimostrando che la società madre aveva un potere di veto sulle offerte formulate dalla controllata italiana.
Il Consiglio di Stato ha anche respinto le contestazioni relative alla durata della fase preistruttoria, ritenendo che l'AGCM abbia agito correttamente nel verificare la sussistenza dell'infrazione prima di avviare il procedimento istruttorio. Infine, ha confermato la qualificazione dell'intesa come unica e continuata, evidenziando che le condotte delle società coinvolte facevano parte di un piano d'insieme volto a distorcere il gioco della concorrenza.
La sentenza del Consiglio di Stato rappresenta un'importante conferma della responsabilità delle società coinvolte nel cartello e della legittimità delle sanzioni irrogate dall'AGCM, ribadendo l'importanza di garantire il rispetto delle norme sulla concorrenza nel mercato dei contatori idrici.