Servizi Integrati vince il contenzioso per l'affidamento del servizio di supporto alle attività amministrative e ausilio operativo
Pubblicato il: 4/22/2025
Gli avvocati Angelo Clarizia e Davide Maggiore ed Egidio Ferri hanno assistito Servizi Integrati S.r.l.; l'Avvocato Anna Carmen Possidente ha rappresentato la Regione Basilicata, l'Avvocato Giuseppe Romano ha assistito CNS Consorzio Nazionale Servizi Società Cooperativa.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 02981/2025, ha accolto l'appello principale proposto da Servizi Integrati S.r.l. e ha respinto l'appello incidentale di CNS Consorzio Nazionale Servizi Società Cooperativa, confermando l'aggiudicazione del lotto n. 1 della procedura di gara per l'affidamento del servizio di supporto alle attività amministrative e ausilio operativo. La decisione, pronunciata il 13 febbraio 2025, ha riformato la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata (TAR) n. 542/2024, che aveva annullato l'aggiudicazione in favore di Servizi Integrati.
La vicenda ha origine dalla procedura di gara indetta dall'Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza, in cui Servizi Integrati S.r.l. era risultata aggiudicataria. CNS aveva impugnato l'aggiudicazione, lamentando la presentazione di due offerte economiche da parte di Servizi Integrati, una generata automaticamente dalla piattaforma multimediale e una presentata successivamente in conformità a un avviso della stazione appaltante. Inoltre, CNS aveva contestato le valutazioni della stazione appaltante sulla verifica dell'anomalia dell'offerta, sostenendo che il costo della manodopera indicato da Servizi Integrati fosse sottostimato rispetto a quello previsto dalla lex specialis.
Il TAR aveva accolto il ricorso di CNS, ritenendo violato il principio di unicità dell'offerta e dichiarando l'inefficacia del contratto stipulato con Servizi Integrati. Quest'ultima ha impugnato la decisione, contestando di aver presentato un'offerta plurima e sostenendo di essersi conformata all'avviso emanato dalla stazione appaltante, che consentiva la presentazione di una nuova offerta.
Il Consiglio di Stato ha ritenuto che l'avviso del 5 dicembre 2023 non fosse un chiarimento tardivo, ma una disposizione operativa necessaria per risolvere un problema informatico che impediva il ribasso dei costi della manodopera. Ha inoltre rilevato che tutti i partecipanti, incluso CNS, avevano presentato una nuova offerta dopo l'avviso, confermando la volontà procedimentale dell'Amministrazione.
Il Consiglio di Stato ha quindi stabilito che Servizi Integrati non aveva presentato un'offerta plurima, ma aveva sostituito la precedente con una nuova, conforme alle indicazioni della stazione appaltante. Non vi è stata violazione del principio di unicità dell'offerta, poiché la seconda offerta ha sostituito integralmente la prima.
L'appello incidentale di CNS, che contestava la congruità dell'offerta di Servizi Integrati, è stato respinto. Il Consiglio di Stato ha ritenuto che il ribasso offerto da Servizi Integrati fosse dettagliatamente giustificato e sostenibile, e che le valutazioni della stazione appaltante non fossero affette da vizi logici o contraddittorietà.
In conclusione, la sentenza del Consiglio di Stato ha confermato l'aggiudicazione a Servizi Integrati S.r.l., disponendo il rigetto del ricorso di primo grado proposto da CNS e la riviviscenza dei provvedimenti annullati dal TAR. Le spese del doppio grado di giudizio sono state poste a carico di CNS, mentre sono state compensate tra CNS e la Regione Basilicata. Nazionale Servizi Società Cooperativa e la Regione Basilicata.