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Cirfood S.C. vince il contenzioso per l'affidamento del servizio di ristorazione collettiva per le strutture residenziali e semiresidenziali dell’ASP “Reggio Emilia - Città delle persone”


Pubblicato il: 4/22/2025

L'Avvocato Eugenio Dalli Cardillo ha affiancato Società Cirfood S.C., l'Avvocato Alessandro Merlo ha assistito la Provincia di Reggio Emilia, gli Avvocati Claudio Guccione e Adriano Cavina hanno rappresentato ASP Reggio Emilia - Città delle Persone, l'Avvocato Andrea Manzi ha assistito Serenissima Ristorazione S.p.a.

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 02986/2025, ha respinto l'appello proposto da Società Cirfood S.C. contro l'aggiudicazione del servizio di ristorazione collettiva per le strutture residenziali e semiresidenziali dell'ASP Reggio Emilia - Città delle Persone a favore di Serenissima Ristorazione S.p.a. La decisione, pronunciata il 3 aprile 2025, ha confermato la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per l'Emilia Romagna (TAR) n. 00296/2024, che aveva rigettato il ricorso di Cirfood.

La vicenda ha origine dalla gara d'appalto indetta dalla Provincia di Reggio Emilia, in qualità di Stazione Unica Appaltante, per l'affidamento del servizio di ristorazione collettiva della durata di 36 mesi, con un importo a base d'asta di € 8.712.882,00. A seguito della valutazione delle offerte tecniche ed economiche, Serenissima Ristorazione è risultata aggiudicataria con un punteggio complessivo di 93,54 punti su 100. Cirfood, classificatasi seconda con 91,00 punti, ha impugnato l'aggiudicazione, sostenendo che l'offerta di Serenissima fosse incongrua e non rispettasse la clausola sociale in materia di riassorbimento del personale.

Il Consiglio di Stato ha ritenuto infondate le doglianze di Cirfood, confermando la correttezza dell'operato della stazione appaltante. In particolare, ha rilevato che l'incremento del monte ore lavorative proposto da Serenissima non violava la clausola sociale, poiché le unità incrementali si aggiungevano a quelle già impiegate, garantendo così la tutela dei livelli occupazionali minimi. Inoltre, ha respinto le contestazioni relative all'organizzazione del servizio presso il centro "La Cava", ritenendo che l'offerta di Serenissima fosse coerente con le previsioni del capitolato e prevedesse un'adeguata squadra di sostituzioni.

Il Consiglio di Stato ha anche rigettato le censure riguardanti l'idoneità delle cucine di Villa Primula e Villa Le Magnolie, ritenendo che la legge di gara consentisse l'utilizzo di tali strutture e che l'inidoneità dei locali non fosse stata dimostrata da Cirfood. Ha inoltre considerato irrilevante il fatto che i mezzi di trasporto offerti da Serenissima fossero fuori produzione, poiché l'importante era la tipologia di alimentazione e il ridotto impatto ambientale, non la marca e il modello specifico.

Infine, il Consiglio di Stato ha respinto le contestazioni relative alla disponibilità dei centri di cottura di emergenza e alla congruità dell'offerta economica di Serenissima, ritenendo che l'aggiudicataria avesse soddisfatto i requisiti richiesti dalla legge di gara e che le voci di costo fossero state adeguatamente giustificate.

In conclusione, la sentenza del Consiglio di Stato ha confermato l'aggiudicazione a Serenissima Ristorazione S.p.a., disponendo il rigetto del ricorso di primo grado proposto da Cirfood e la compensazione delle spese relative al grado di giudizio.