Respinto il ricorso di Sony Interactive Entertainment contro l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Pubblicato il: 4/26/2025
Nel contenzioso, Sony Interactive Entertainment Europe Limited, Sony Interactive Entertainment Network Europe Limited e Sony Interactive Entertainment Italia S.p.a. sono affiancate dagli avvocati Aldo Sandulli, Benedetto Cimino e Michele Briamonte.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 03050/2025, ha respinto l'appello proposto da Sony Interactive Entertainment contro l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. La vicenda riguarda la pratica commerciale scorretta posta in essere da Sony, consistente nella carenza di informazioni fornite sulla confezione del prodotto PlayStation 4 e durante il processo di acquisto di videogiochi tramite PlayStation Store, riguardante la necessità di sottoscrivere un abbonamento a pagamento per utilizzare la console e i videogiochi in modalità multiplayer online.
Il TAR del Lazio aveva rigettato il ricorso di Sony, ritenendo che la pratica commerciale fosse ingannevole e che le informazioni fornite fossero insufficienti per consentire al consumatore di prendere una decisione consapevole. Sony ha impugnato la sentenza, sostenendo l'insussistenza dell'elemento oggettivo e soggettivo dell'illecito e la sproporzione della sanzione irrogata.
Il Consiglio di Stato ha confermato la decisione del TAR, rilevando che la pratica commerciale scorretta è un illecito di pericolo e non di danno, e che la nozione di consumatore medio comprende anche soggetti privi di conoscenze specifiche relative al settore dei videogiochi. Ha inoltre respinto le censure di Sony relative alla carenza informativa e alla congruità della sanzione.
In conclusione, il Consiglio di Stato ha respinto l'appello di Sony Interactive Entertainment, confermando la sanzione amministrativa pecuniaria di due milioni di euro e condannando le società appellanti al pagamento delle spese del giudizio.