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Iliad ottiene l'annullamento della sanzione da €1.2 milioni per pratiche commerciali scorrette


Pubblicato il: 5/3/2025

Nel contenzioso, Iliad Italia S.p.A. è affiancata dagli avvocati Filippo Pacciani, Vito Auricchio e Valerio Mosca; Tim S.p.A. è assistita dall'avvocato Vittorio Minervini; Codacons è difesa dagli avvocati Gino Giuliano e Carlo Rienzi.

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 03292/2025, ha accolto l'appello di Iliad Italia S.p.A. contro il provvedimento dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) che aveva sanzionato la società per pratiche commerciali scorrette relative all'offerta dei servizi 5G. La decisione del Consiglio di Stato ha riformato la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (TAR) n. 13790/2023, che aveva respinto il ricorso di Iliad.

La vicenda ha avuto origine dal provvedimento del 22 marzo 2022, con cui l'AGCM aveva accertato la sussistenza di due condotte scorrette da parte di Iliad: la prima riguardava l'omissione e la collocazione in posizione difficilmente leggibile delle informazioni sulle condizioni geografiche e tecnologiche necessarie per usufruire della rete 5G; la seconda concerneva l'ingannevolezza circa la quantità di Giga di traffico dati effettivamente disponibile. Per tali condotte, l'AGCM aveva inflitto a Iliad una sanzione di 1.200.000 euro.

Iliad ha impugnato il provvedimento davanti al TAR, che ha respinto il ricorso. La società ha quindi proposto appello al Consiglio di Stato, contestando la sentenza di primo grado per non aver accertato la violazione dell'art. 7 del Regolamento Procedure da parte dell'AGCM, che aveva superato i termini di conclusione del procedimento previsti. Iliad ha evidenziato che l'Autorità aveva disposto tre proroghe del termine, per un totale di 179 giorni, mentre il regolamento consentiva al massimo due proroghe per un totale di 120 giorni.

Il Consiglio di Stato ha ritenuto fondata la censura di Iliad, stabilendo che i termini di conclusione del procedimento hanno natura perentoria, come affermato dalla giurisprudenza consolidata. La terza proroga disposta dall'AGCM è stata giudicata illegittima, in quanto non conforme alla disposizione regolamentare e priva di effettiva motivazione. Il Consiglio di Stato ha quindi accolto l'appello di Iliad, annullando il provvedimento impugnato e riformando la sentenza del TAR.

Le spese di lite del doppio grado di giudizio sono state compensate.