Gestione Servizi Integrati s.r.l. confermata vincitrice dell'appalto per la ristorazione collettiva della Guardia di Finanza
Pubblicato il: 5/6/2025
L'Avvocato Angelo Clarizia e l'Avvocato Sara Cacciatore hanno affiancato le società Pastore s.r.l. e Ladisa s.r.l., rispettivamente mandataria e mandante del costituendo R.T.I.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 03394/2025, ha confermato l'aggiudicazione dell'appalto per il servizio di ristorazione collettiva presso la Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari a favore della società Gestione Servizi Integrati s.r.l. La decisione è stata presa in seguito al ricorso presentato dalle società Pastore s.r.l. e Ladisa s.r.l., che contestavano l'esito della gara d'appalto, sostenendo che l'aggiudicataria non avesse rispettato i requisiti previsti dalla lex specialis.
Le società ricorrenti avevano impugnato la determinazione della Guardia di Finanza - Legione Allievi n. 1154 del 22 dicembre 2023, che aveva assegnato l'appalto a Gestione Servizi Integrati s.r.l. per un valore stimato di € 10.523.193,10 (IVA inclusa). Il ricorso principale, integrato da motivi aggiunti, sosteneva che i centri di cottura mobili indicati dall'aggiudicataria non fossero nella concreta disponibilità della società all'atto di presentazione dell'offerta e nel termine di 40 giorni successivi all'aggiudicazione. Inoltre, le ricorrenti contestavano l'idoneità dei suddetti centri di cottura e la mancanza dell'autorizzazione sanitaria.
Il T.A.R. per la Puglia aveva respinto il ricorso principale, ritenendo che l'impegno a garantire la disponibilità del centro di cottura esterno per tutta la durata dell'appalto fosse stato formulato in sede di presentazione dell'offerta e poi puntualizzato in sede di soccorso istruttorio. La concreta disponibilità del centro stesso, secondo il T.A.R., avrebbe dovuto essere garantita solo all'atto della stipula del contratto, per espressa previsione dell'art. 30.2 del capitolato. Inoltre, il T.A.R. aveva rilevato che l'idoneità dei centri di cottura mobili era stata attestata dalla Direzione Sanità - Sezione Igiene e Sicurezza Alimentare del Comando Generale della Guardia di Finanza.
Le società ricorrenti avevano quindi presentato appello al Consiglio di Stato, contestando la sentenza del T.A.R. e sostenendo che il parametro normativo di riferimento per la definizione del requisito del "chilometro zero" non fosse identificabile nell'art. 2, comma 1, lett. a) l. n. 61/2022, ma nel D.M. 16 marzo 2020, n. 65. Il Consiglio di Stato ha accolto in parte l'appello incidentale di Gestione Servizi Integrati s.r.l., dichiarando l'improcedibilità del primo motivo dell'appello principale e respingendo gli altri motivi.
Il Consiglio di Stato ha ritenuto che l'aggiudicataria avesse validamente assunto l'impegno di eseguire la commessa avvalendosi delle derrate fornite dal produttore primario indicato in sede di offerta e che la disponibilità del centro di cottura esterno dovesse essere assicurata solo successivamente alla comunicazione dell'aggiudicazione definitiva. Inoltre, il Consiglio di Stato ha rilevato che le Linee di indirizzo regionali per la ristorazione scolastica ed aziendale non fossero applicabili alla fattispecie in esame, riguardante una caserma della Guardia di Finanza.
In conclusione, il Consiglio di Stato ha confermato l'aggiudicazione dell'appalto a Gestione Servizi Integrati s.r.l., respingendo il ricorso principale delle società Pastore s.r.l. e Ladisa s.r.l. e dichiarando improcedibile il secondo motivo dell'appello incidentale. La complessità della controversia ha giustificato la compensazione delle spese del doppio grado di giudizio.