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Il Consiglio di Stato conferma la legittimità del prelievo forzoso e respinge l'appello di Codere Network


Pubblicato il: 5/8/2025

Gli avvocati Francesco Cardarelli e Filippo Lattanzi hanno affiancato Codere Network S.p.A.

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 03435/2025, ha respinto l'appello proposto da Codere Network S.p.a. contro la sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio n. 10196 del 2019. La controversia riguardava il decreto n. 388 del 15 gennaio 2015, con cui l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli aveva disposto un prelievo forzoso di 500 milioni di euro su base annua a carico dei concessionari e degli operatori della filiera del gioco lecito mediante apparecchi di cui all'art. 110, comma 6, del T.U.L.P.S.

Codere Network S.p.a. aveva impugnato il decreto, sostenendo la sua illegittimità costituzionale e lamentando vari vizi di legittimità propri del provvedimento. Il TAR Lazio aveva rigettato il ricorso, dichiarando in parte improcedibile e compensando le spese di lite.

Il Consiglio di Stato ha confermato la legittimità del prelievo, ritenendo che la misura non violasse il principio di proporzionalità né il legittimo affidamento dei concessionari. La Corte di Giustizia dell'Unione Europea aveva già chiarito che il prelievo non determinava una discriminazione tra i concessionari del settore dei giochi praticati mediante apparecchi da gioco.

La sentenza del Consiglio di Stato ribadisce che il prelievo forzoso, limitato al solo anno 2015, è legittimo e proporzionato, e che il criterio di riparto basato sul numero di apparecchi riferibili a ciascun concessionario è ragionevole e non arbitrario.