Il Consiglio di Stato respinge l'appello di Global Starnet Ltd: confermata la legittimità del prelievo forzoso
Pubblicato il: 5/8/2025
L'avvocato Saverio Sticchi Damiani ha affiancato Global Starnet Ltd.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 03437/2025, ha respinto l'appello di Global Starnet Ltd, confermando la legittimità del prelievo forzoso di 500 milioni di euro su base annua imposto dal decreto n. 388 del 15 gennaio 2015. La decisione del Consiglio di Stato segue il ricorso presentato da Global Starnet Ltd contro il decreto del Direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, che aveva stabilito la riduzione delle risorse statali a disposizione dei concessionari e degli operatori della filiera del gioco lecito mediante apparecchi di cui all'art. 110, comma 6, del T.U.L.P.S.
Global Starnet Ltd aveva impugnato il decreto dinanzi al Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, lamentando vari vizi di legittimità, tra cui l'illegittimità costituzionale del decreto per violazione degli artt. 2, 3, 23, 41, 53 e 97 della Costituzione, nonché la violazione degli artt. 106 e 107 del TFUE e dei principi di diritto europeo a tutela della concorrenza. Il T.a.r. per il Lazio aveva disposto la rimessione alla Corte Costituzionale della questione di legittimità costituzionale dell'art. 1, comma 649, della legge n. 190/2014, vedendosi restituire gli atti dalla Corte con sentenza n. 125 del 13 giugno 2018. Successivamente, il T.a.r. aveva in parte rigettato e in parte dichiarato improcedibile il ricorso, compensando tra le parti le spese di lite.
Global Starnet Ltd ha quindi chiesto al Consiglio di Stato di riformare tale pronuncia, affidando il proprio appello a quattro motivi principali: errores in procedendo e in iudicando, violazione dei principi di diritto europeo a tutela della concorrenza e degli aiuti di Stato, irragionevolezza e disparità di trattamento dell'art. 1, comma 649, della legge n. 190/2014, eccesso di potere per difetto di istruttoria ed errore nei presupposti.
Il Consiglio di Stato ha confermato la legittimità del prelievo forzoso, ritenendo che la misura non violasse il principio di proporzionalità né il legittimo affidamento dei concessionari. La Corte di Giustizia dell'Unione Europea aveva chiarito che il prelievo non determinava una discriminazione tra i concessionari del settore dei giochi praticati mediante apparecchi da gioco. La sentenza del Consiglio di Stato ribadisce che il prelievo forzoso, limitato al solo anno 2015, è legittimo e proporzionato, e che il criterio di riparto basato sul numero di apparecchi riferibili a ciascun concessionario è ragionevole e non arbitrario.
La decisione del Consiglio di Stato si basa su una dettagliata ricostruzione del quadro normativo rilevante e degli orientamenti giurisprudenziali formatisi in materia. Il Collegio ha ritenuto che la normativa censurata non costituisca una legge-provvedimento, non presentando il contenuto puntuale tipico dell'atto amministrativo. Inoltre, il Consiglio di Stato ha sottolineato che il prelievo forzoso non ha ostacolato una gestione redditizia degli apparecchi da gioco da parte dei concessionari esistenti, né ha violato il principio di concorrenza.
La sentenza n. 03437/2025 del Consiglio di Stato rappresenta un importante precedente giurisprudenziale in materia di prelievo forzoso nel settore dei giochi praticati mediante apparecchi, confermando la legittimità delle misure adottate dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli e dal Ministero dell'economia e delle finanze.