Il CdS accoglie parzialmente l'appello di Leroy Merlin Italia contro l'AGCM e riduce le sanzioni
Pubblicato il: 5/10/2025
Nel contenzioso, Leroy Merlin Italia S.r.l. è affiancata dagli avvocati Antonella Ceschi e Federico Marini Balestra.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 03511/2025, ha parzialmente accolto l'appello di Leroy Merlin Italia s.r.l. contro l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, riducendo le sanzioni comminate per pratiche commerciali scorrette.
La vicenda riguarda il provvedimento del 3 dicembre 2021, con cui l'Autorità aveva ritenuto Leroy Merlin responsabile di due distinte pratiche commerciali scorrette, in violazione degli artt. 20-22 e 24-25 del Codice del Consumo, relative all'attività di e-commerce svolta durante la pandemia da Covid-19.
La prima pratica contestata (pratica "A") riguardava la fase precontrattuale e di acquisto, con la diffusione di informazioni ingannevoli sulla disponibilità e i tempi di consegna dei prodotti, e l'adozione di modalità scorrette nel processo di vendita online. La seconda pratica (pratica "B") riguardava la fase successiva all'acquisto, con la mancata o ritardata consegna dei prodotti, assistenza post-vendita inadeguata e ostacoli all'esercizio del diritto di recesso e rimborso.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio aveva parzialmente accolto il ricorso di Leroy Merlin, riducendo le sanzioni del 20% a causa dell'intervento della pandemia e delle restrizioni ad essa correlate. Leroy Merlin ha quindi proposto appello, contestando la valutazione del Tar e chiedendo una ulteriore riduzione delle sanzioni.
Il Consiglio di Stato ha confermato la sussistenza delle pratiche commerciali scorrette, ma ha ritenuto che l'incidenza della pandemia dovesse portare a una riduzione delle sanzioni in misura superiore rispetto a quella prevista dal Tar. Pertanto, ha ridotto le sanzioni del 30%, stabilendo un importo di 1.400.000 euro per la pratica A e di 700.000 euro per la pratica B, per un totale di 2.100.000 euro.
La sentenza ha ribadito che le condotte di Leroy Merlin, pur influenzate dalla pandemia, hanno comunque violato i doveri di diligenza e buona fede nei confronti dei consumatori, causando disservizi significativi. Tuttavia, la complessità della situazione pandemica ha giustificato una riduzione delle sanzioni rispetto a quanto inizialmente stabilito dall'Autorità.