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Il CdS conferma la sanzione a Iliad Italia per violazione delle procedure di migrazione


Pubblicato il: 5/14/2025

Gli Avvocati Filippo Pacciani e Valerio Mosca hanno affiancato Iliad Italia S.p.A.

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 03605/2025, ha respinto l'appello di Iliad Italia S.p.A. contro l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), confermando la sanzione di 80.000 euro per violazione delle procedure di migrazione e portabilità del numero. La vicenda riguarda l'invio da parte di Iliad di comunicazioni di recesso non regolamentate, che hanno creato confusione nei processi di migrazione delle utenze di rete fissa.

Iliad Italia S.p.A. aveva impugnato la Delibera AGCOM n. 1/23/CIR, che sanzionava la società per aver adottato procedure non conformi alle delibere n. 35/10/CIR e n. 82/19/CIR in materia di migrazione e portabilità del numero. In particolare, Iliad aveva inviato, tramite l'indirizzo "noreplyiliad@legalmail.it", moduli di richiesta di migrazione della linea fissa sottoscritti dai clienti degli operatori cedenti, comunicando la volontà di recedere dal contratto con l'operatore attuale.

L'AGCOM ha avviato un procedimento istruttorio, contestando a Iliad, per il periodo tra il 25 gennaio 2022 e l'8 marzo 2022, la violazione delle procedure di migrazione e portabilità del numero. La Delibera 1/23/CIR ha accertato che Iliad aveva violato le modalità operative obbligatorie dei processi di migrazione, irrogando una sanzione amministrativa di 80.000 euro.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio aveva respinto il ricorso di Iliad, confermando la legittimità della sanzione. Iliad ha quindi proposto appello al Consiglio di Stato, sostenendo di non aver inviato comunicazioni di recesso nell'ambito delle procedure di migrazione e contestando l'illegittimità della Delibera 1/23/CIR.

Il Consiglio di Stato ha rilevato che le iniziative autonome di Iliad, sebbene finalizzate a evitare la doppia fatturazione per gli utenti, hanno interferito con le procedure regolamentate, causando disfunzioni nel sistema. In particolare, il Consiglio di Stato ha sottolineato che le procedure di migrazione e portabilità del numero sono disciplinate in modo dettagliato dalle delibere AGCOM, e ogni iniziativa autonoma che non rispetti tali procedure può creare confusione e inefficienze.

Il Consiglio di Stato ha inoltre respinto le censure di Iliad relative alla determinazione della sanzione e alla violazione del termine perentorio di avvio del procedimento. La sanzione di 80.000 euro è stata ritenuta proporzionata alla violazione commessa, e il termine di 90 giorni per la notifica dell'atto di contestazione è stato rispettato.

In conclusione, il Consiglio di Stato ha confermato la sanzione a Iliad Italia S.p.A. per violazione delle procedure di migrazione e portabilità del numero, compensando le spese di lite tra le parti.

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