Il GSE vince il contenzioso contro Esergetica in materia di certificati bianchi per l'efficientamento energetico
Pubblicato il: 5/17/2025
L'Avvocato Claudio De Portu, insieme agli Avvocati Alessandra Mari e Matteo Corbo, ha affiancato Esergetica s.r.l. L'Avvocato Giorgio Fraccastoro e l'Avvocato Antonio Pugliese hanno assistito il Gestore dei servizi energetici - GSE s.p.a.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 03702/2025, ha respinto l'appello proposto da Esergetica s.r.l. contro il Gestore dei servizi energetici - GSE s.p.a., confermando la decisione del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio che aveva rigettato la richiesta di verifica e certificazione (RVC) presentata da Esergetica. La vicenda riguarda il rigetto, da parte del GSE, della richiesta di certificazione di un progetto di efficientamento energetico degli impianti di illuminazione presso alcuni immobili commerciali, presentata da Esergetica per conto di Gruppo Sme s.r.l. e Bergamin Arredamenti s.r.l. Il GSE aveva ritenuto che i risparmi energetici dichiarati si sarebbero comunque verificati per effetto dell'evoluzione tecnologica, normativa e del mercato, e che l'intervento non soddisfaceva il requisito di addizionalità.
Il Consiglio di Stato ha confermato la legittimità del rigetto della RVC, rilevando che il GSE aveva correttamente valutato l'assenza del requisito di addizionalità, necessario per il riconoscimento dei certificati bianchi. In particolare, il Collegio ha ritenuto che il risparmio economico derivante dall'intervento fosse significativamente superiore al costo dell'investimento, rendendo l'intervento stesso non addizionale. Inoltre, il Consiglio di Stato ha respinto le ulteriori censure sollevate da Esergetica, confermando che il procedimento di verifica e certificazione è autonomo rispetto all'approvazione preliminare del progetto e che il rigetto della RVC non configura un atto di autotutela.
La sentenza del Consiglio di Stato ribadisce l'importanza del rispetto dei requisiti normativi per il riconoscimento degli incentivi e conferma la correttezza dell'operato del GSE nel valutare l'addizionalità degli interventi di efficientamento energetico.