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Il CdS conferma la revoca della concessione a Taranto Solar One


Pubblicato il: 5/22/2025

Nel contenzioso, Intrum Italy S.p.A. è affiancata dagli avvocati Giancarlo Catavello e Carlo Merani; Provincia di Taranto è assistita dall'avvocato Cesare Semeraro.

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 03886/2025, ha rigettato l'appello proposto da Intrum Italy s.p.a., mandataria di Intesa Sanpaolo s.p.a., confermando la revoca della concessione del diritto di superficie sui lastrici solari di sei istituti scolastici della Provincia di Taranto, precedentemente assegnata a Taranto Solar One s.r.l. La decisione, che ribadisce la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia (n. 1313/2023), si fonda su gravi inadempimenti manutentivi e gestionali da parte della concessionaria.

La vicenda trae origine dalla determinazione n. 402 del 29 marzo 2023, con cui la Provincia di Taranto ha revocato la concessione per gravi inadempimenti da parte di Taranto Solar One s.r.l., tra cui la mancata manutenzione dei lastrici solari e il mancato pagamento delle utenze elettriche degli istituti scolastici. Intrum Italy s.p.a., in rappresentanza di Intesa Sanpaolo s.p.a., ha impugnato tale provvedimento, sostenendo che la società Taranto Solar One fosse l'unica responsabile delle obbligazioni contrattuali e chiedendo il risarcimento dei danni subiti.

Il TAR per la Puglia ha parzialmente accolto il ricorso, annullando in parte la determinazione provinciale, ma confermando che Intesa Sanpaolo s.p.a. non poteva subentrare automaticamente nelle obbligazioni della concessionaria. Intrum Italy s.p.a. ha quindi presentato appello al Consiglio di Stato, articolando quattro motivi di impugnazione, tra cui la violazione dell'art. 112 c.p.c., il difetto di motivazione e di istruttoria, e l'eccesso di potere.

Il Consiglio di Stato ha rigettato l'appello, ritenendo infondate tutte le doglianze sollevate. In particolare, ha confermato che la Provincia di Taranto aveva legittimamente revocato la concessione per gravi inadempimenti, documentati da segnalazioni e relazioni tecniche che evidenziavano le criticità manutentive. Inoltre, il Consiglio di Stato ha sottolineato che gli obblighi di manutenzione erano chiaramente prescritti nel contratto di concessione e che la mancata comunicazione della cessione del diritto di superficie costituiva una violazione contrattuale.

La sentenza del Consiglio di Stato ribadisce l'importanza del rispetto degli obblighi contrattuali e della tutela dell'interesse pubblico, confermando la legittimità dell'operato della Provincia di Taranto.