Danieli & C. Officine Meccaniche vince al CdS per l'aggiudicazione dell'appalto per l’impianto di preridotto con idrogeno verde da 2 milioni di tonnellate annue
Pubblicato il: 5/16/2025
Nel contenzioso, Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. è affiancata dagli avvocati Sergio Fidanzia, Angelo Gigliola, Roberto Baratta e Francesco Saverio Marini; DRI D'Italia S.p.A. è assistita dagli avvocati Giuseppe Lo Pinto, Fabio Cintioli e David Astorre; Regione Puglia è difesa dagli avvocati Rossana Lanza e Anna Bucci; Paul Wurth Italia S.p.A. è rappresentata dall'avvocato Marcello Clarich.
La Società Danieli ha ottenuto una importante vittoria innanzi al Consiglio di Stato, nel secondo grado del contenzioso per l’annullamento dell’aggiudicazione e degli atti di gara relativi all’affidamento dell’appalto del valore di circa un miliardo di euro per la realizzazione dell’impianto di preridotto con idrogeno verde da 2 milioni di tonnellate annue, da realizzarsi nello stabilimento dell’ex Ilva di Taranto.
In particolare, con la sentenza n. 4163/2025, il Consiglio di Stato ha confermato integralmente la sentenza di primo grado del TAR Puglia – Lecce, con la quale era stata annullata l’intera procedura di gara bandita da DRI D’Italia, stante l’applicabilità a quest’ultima del Codice dei contratti pubblici, circostanza che era stata invece contestata dalla Stazione appaltante.
La Sezione V del Consiglio di Stato, infatti, ha rilevato l’applicabilità della normativa in materia di contratti pubblici per espressa previsione di legge (ex art. 1, comma 1-quater del D.L. n. 142/2019, come modificato dal D.L. 144/2022).
Nel merito, il Collegio ha inoltre rilevato che l’offerta della società aggiudicataria non poteva considerarsi migliorativa, ma era piuttosto non conforme agli atti di gara, configurando un aliud pro alio, che ne avrebbe dovuto determinare l’esclusione. La controinteressata aggiudicataria aveva, infatti, presentato un’offerta di tipo “EP”, carente della fase della costruzione dell’opera, anziché di tipo “EPC” chiavi in mano, come invece era richiesto dalla lex specialis.
Alla luce dei suddetti rilievi, il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello principale di DRI D’Italia e ha concluso che quest’ultima dovrà procedere alla riedizione della gara in base alla disciplina del Codice dei contratti pubblici, che non è stata rispettata nel caso di specie.
Studi Coinvolti
Professionisti Attivi
David Astorre - Cintioli & Associati
Fabio Cintioli - Cintioli & Associati
Giuseppe Lo Pinto - Cintioli & Associati
Marcello Clarich - Clarich Studio Legale
Sergio Fidanzia - Fidanzia Gigliola
Angelo Gigliola - Fidanzia Gigliola
Francesco Saverio Marini - Marini Studio Legale