Il Consiglio di Stato dichiara improcedibile l’appello di Esco Mc: il GSE accoglie l’istanza e chiude la vertenza
Pubblicato il: 6/7/2025
Gli avvocati Alessandra Mari e Anna Maria Desiderà hanno assistito Esco Mc S.r.l. in liquidazione (già Studio Botta & Associati S.r.l.), mentre gli avvocati Sergio Fienga, Marco Trevisan e Antonio Pugliese hanno rappresentato il Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A.
Con sentenza n. 4483 del 2025 (RG n. 7249/2024), il Consiglio di Stato ha dichiarato improcedibile l’appello proposto da Esco Mc S.r.l. per sopravvenuto difetto di interesse, a seguito dell’accoglimento da parte del GSE di una nuova istanza presentata dalla società nel corso del giudizio.
La controversia aveva ad oggetto l’annullamento d’ufficio, da parte del GSE, del provvedimento di accoglimento della Richiesta di Verifica e Certificazione (RVC) n. 0142067043016R209, con conseguente richiesta di restituzione di 23 Titoli di Efficienza Energetica (TEE) o del loro controvalore, pari a 6.493,77 euro. Il TAR Lazio, con sentenza n. 6823/2024, aveva respinto il ricorso di primo grado.
Nel corso del giudizio d’appello, la società appellante ha presentato al GSE, in data 17 febbraio 2025, un’istanza ai sensi dell’art. 42 del D.Lgs. 28/2011, chiedendo che fossero fatte salve le rendicontazioni già approvate e che venissero riconosciute le rendicontazioni maturande, con una riduzione proporzionale. Il GSE ha accolto tale istanza con provvedimento del 9 maggio 2025, determinando così il venir meno dell’interesse alla prosecuzione del giudizio.
Alla luce di ciò, il Consiglio di Stato ha dichiarato l’improcedibilità dell’appello, con compensazione delle spese tra le parti.