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Cerro Maggiore modifica il PGT: il Consiglio di Stato dichiara improcedibile l’appello di Castello SGR


Pubblicato il: 6/11/2025

L'Avvocato Matilde Battaglia e l'Avvocato Fabio Todarello hanno assistito Castello Società di Gestione del Risparmio S.p.A., mentre l'Avvocato Andrea Soncini ha rappresentato il Comune di Cerro Maggiore.

Il Consiglio di Stato, Sezione Sesta, con la sentenza n. 04587/2025, pubblicata il 27 maggio 2025, ha esaminato il ricorso numero di registro generale 3504 del 2022, presentato da Castello Società di Gestione del Risparmio S.p.A. contro il Comune di Cerro Maggiore in merito alla deliberazione comunale di approvazione della Variante parziale al Piano di Governo del Territorio.

In primo luogo, si ricorda che il T.a.r. per la Lombardia aveva respinto il ricorso di primo grado presentato da Castello SGR, che richiedeva l'annullamento della deliberazione comunale che ostacolava l'insediamento di strutture di vendita alimentari nel Complesso commerciale "MoveIn". L'argomentazione di Castello era basata sul presunto contrasto con il principio di libero insediamento delle attività commerciali.

Durante il processo di appello, il Piano di Governo del Territorio (PGT) di Cerro Maggiore è stato modificato, permettendo l'insediamento di medie strutture di vendita di primo livello, comprese quelle alimentari. In virtù di tali modifiche, il Comune ha presentato una memoria sostenendo l'improcedibilità e l'inammissibilità del gravame, per poi concludere che la posizione di Castello fosse stata soddisfatta.

Con una dichiarazione del 7 aprile 2025, Castello ha richiesto la cessazione della materia del contendere, ritenendo che l'operato successivo del Comune avesse soddisfatto il suo interesse. Il Consiglio di Stato, ritenendo che questa dichiarazione estinguesse l'interesse all'appello, ha dichiarato il ricorso improcedibile da un punto di vista giuridico.

In conformità con il principio secondo cui la cessazione della materia del contendere richiede che l'operato della parte pubblica soddisfi integralmente l'interesse azionato, il Consiglio ha confermato l'inesistenza dell'interesse e ha dichiarato improcedibile il ricorso.

Il Consiglio di Stato ha, infine, disposto la compensazione delle spese di grado e ha ordinato che la sentenza venga eseguita dall'autorità amministrativa.