Serenissima Ristorazione S.p.A. ottiene l’annullamento dell’appalto sulla refezione scolastica a Modugno
Pubblicato il: 6/12/2025
L’Avvocato Andrea Manzi ha assistito Serenissima Ristorazione S.p.a.; l’Avvocato Gabriele Bavaro ha rappresentato il Comune di Modugno; gli Avvocati Michele Perrone e Angelo Michele Benedetto hanno difeso la Cooperativa di Lavoro Solidarietà e Lavoro soc. coop.
Il Consiglio di Stato, Sezione Terza, con la sentenza n. 4669/2025 (RG 7944/2024), pubblicata il 28 maggio 2025, ha accolto l’appello di Serenissima Ristorazione S.p.a., annullando gli atti di aggiudicazione della gara per il servizio di refezione scolastica indetta dal Comune di Modugno (CIG A0434EC50E). Tale appalto era stato assegnato in precedenza alla Cooperativa di Lavoro Solidarietà e Lavoro soc. coop., posizione poi contestata in sede giudiziale.
Al centro della controversia vi era l’interpretazione e la chiarezza dei criteri di attribuzione del punteggio alle offerte migliorative previste dalla lex specialis della gara, in particolare dal criterio III di cui all’art. 7 del disciplinare. Serenissima, seconda classificata, aveva contestato al TAR Puglia il punteggio attribuito alla propria offerta tecnica, specificando che le migliorie proposte avrebbero dovuto consentirle di ottenere il massimo punteggio previsto, come invece era accaduto per la cooperativa aggiudicataria.
Il TAR aveva respinto il ricorso, ritenendo le censure infondate e privilegiando una interpretazione logico-sistematica delle regole di gara, escludendo sia l’automatismo nell’attribuzione del punteggio sia la genericità delle griglie valutative. Tuttavia, il Consiglio di Stato ha superato in parte queste conclusioni, condividendo solo l'esclusione dell'automatismo del punteggio, ma rilevando l’insufficiente chiarezza e precisione dei criteri di valutazione delle migliorie.
L’aspetto giuridico dirimente – che ha condotto all’annullamento dell’aggiudicazione – è stata la riscontrata genericità dei criteri valutativi previsti dalla lex di gara riguardo alle offerte migliorative. Il Collegio ha ritenuto che i parametri indicati erano troppo vaghi e privi di una griglia puntuale e oggettiva, impedendo così alle imprese partecipanti di conoscere ex ante come sarebbero state valutate le proposte e ai commissari di operare in modo trasparente e non discrezionale. È stato inoltre rilevato come il mero richiamo a coefficienti di valutazione, senza un’adeguata specificazione dei criteri sostanziali, non fosse sufficiente a garantire una corretta e uniforme attribuzione dei punteggi.
Per questi motivi, il Consiglio di Stato ha accolto l’appello di Serenissima Ristorazione, annullando l’aggiudicazione e dichiarando inefficace l’eventuale contratto stipulato dalla stazione appaltante, con compensazione delle spese di lite.