Notizie

MF - I ranking di Class Editori | Best of

Cellnex ottiene via libera giudiziario per la nuova antenna a Ceriano Laghetto


Pubblicato il: 6/27/2025

L'avvocato Andrea Soncini ha assistito il Comune di Ceriano Laghetto. Gli avvocati Marco Bellante e Luigi Ammirati hanno rappresentato Cellnex Italia S.p.A., mentre Filippo Pacciani e Valerio Mosca hanno rappresentato Iliad Italia S.p.A.

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 5157/2025 (ricorso n. 3331/2024), ha respinto l’appello proposto dal Comune di Ceriano Laghetto contro la decisione di primo grado che aveva annullato il diniego opposto alla realizzazione di una stazione radio base di proprietà Cellnex Italia, destinata a servire i gestori Wind Tre e Iliad, su istanza presentata nel 2022. 

Il giudizio aveva tratto origine dal rifiuto dell'ente locale di autorizzare l’installazione dell’impianto su un terreno agricolo strategico presso via Nosetto.

In primo grado il TAR Lombardia (sentenza n. 345/2024) aveva già chiarito come il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) e il Piano di Governo del Territorio (PGT) non imponessero, per l’area interessata, un divieto esplicito alla realizzazione di stazioni radio base, né emergevano dal provvedimento motivazioni concrete circa una effettiva incompatibilità paesaggistica.

In sede di appello, il Comune ha sostenuto che il provvedimento impugnato sarebbe stato meramente confermativo del precedente diniego del 2019, insistendo sull’identità normativa e fattuale delle circostanze e richiamando sia la disciplina urbanistica sugli ambiti agricoli strategici che la normativa sugli ambiti di interesse provinciale e sull’impatto paesaggistico.

Il Consiglio di Stato ha tuttavia rilevato che il diniego del 2022 si fondava su una nuova istanza, oggetto di autonoma istruttoria, e che le differenze progettuali e temporali rispetto al diniego del 2019 (maggior numero di apparati, diversa configurazione radio-elettrica e altezza dell’antenna) determinavano la non sovrapponibilità delle due situazioni.

Inoltre, il diniego impugnato non ha richiamato motivazioni puntuali né nuove valutazioni paesaggistiche o normative idonee a costituire un ostacolo legittimo, come richiesto dall’art. 44 del d.lgs. 259/2003, che equipara le infrastrutture di telecomunicazione alle opere di urbanizzazione primaria.

La Corte ha inoltre ribadito che la giurisprudenza amministrativa riconosce la compatibilità delle stazioni radio base con qualsiasi destinazione urbanistica, inclusa quella agricola, e che i Comuni non possono introdurre limiti generalizzati nei loro strumenti urbanistici all’installazione di tali infrastrutture, essendo ammesse solo restrizioni particolari e circoscritte motivate da specifiche esigenze (come la presenza di scuole o ospedali). A nulla sono valsi i richiami del Comune alle norme regionali e ai presunti vincoli paesaggistici: il Consiglio di Stato ha affermato che né il PTCP né il PGT e le relative NTA precludono la realizzazione dell’impianto, né il parere negativo sull’impatto paesaggistico era stato utilizzato come reale giustificazione del diniego.

Di conseguenza, l’appello del Comune è stato respinto e confermata la legittimità all’installazione della stazione radio base richiesta da Cellnex Italia e Iliad Italia. Il Comune di Ceriano Laghetto è stato inoltre condannato al pagamento delle spese di giudizio in favore delle due società controinteressate.