Corte d'Appello di Roma conferma l'omologa dei concordati Exitone e STI
Pubblicato il: 6/27/2025
La difesa di Exit One S.p.A. e STI S.p.A. è stata guidata da Francesco Marotta, con il supporto del Prof. Antonio Briguglio e degli avvocati Serena Mangiapelo e Claudia Pezzi.
La Corte d’Appello di Roma ha confermato, respingendo i reclami avanzati dall’Agenzia delle Entrate, l’omologa dei concordati preventivi di Exit One S.p.A. e STI S.p.A., due realtà impegnate in una complessa operazione di ristrutturazione del debito per un ammontare complessivo superiore a 80 milioni di euro, di cui circa 50 milioni verso l’Erario. L'intervento della Corte rappresenta un importante precedente nell’ambito delle procedure concorsuali e nella gestione delle crisi aziendali con significativo coinvolgimento di creditori pubblici.
L’operazione verteva sulla legittimità della ratifica dei concordati nonostante l’opposizione dell’Agenzia delle Entrate, quale creditore pubblico qualificato, attraverso il ricorso al meccanismo del cosiddetto cram down. La Corte ha ribadito che il sindacato del giudice sull’omologa deve limitarsi a escludere la manifesta implausibilità delle prospettive di successo del piano, senza un’ingerenza sui suoi contenuti economici, se non nei casi espressamente previsti dalla legge, rafforzando così le tutele offerte dalla normativa ai debitori in crisi e promuovendo una maggiore certezza giuridica nell’utilizzo dello strumento del cram down.
Le società coinvolte nell’operazione sono Exit One S.p.A. e STI S.p.A., entrambe attive in procedure parallele di ristrutturazione del debito che hanno comportato un rilevante impatto sul mercato nazionale delle ristrutturazioni e sul rapporto tra debitori e creditori istituzionali.
Exit One S.p.A. è una società sottoposta a procedura concorsuale per la ristrutturazione di un’ingente esposizione debitoria, con particolare coinvolgimento di creditori pubblici. Anche STI S.p.A. si trova in analoga situazione, affrontando il processo di ristrutturazione attraverso gli strumenti messi a disposizione dal diritto concorsuale.