AFI ottiene dal Consiglio di Stato accesso agli atti su Sanremo Giovani
Pubblicato il: 7/3/2025
Gli avvocati Damiano Lipani, Francesca Sbrana e Silvia Cossu hanno assistito AFI – Associazione Fonografici Italiani. L’avvocato Giovanni Nuvoloni ha rappresentato il Comune di Sanremo. L’avvocato Giovanni Pesce ha rappresentato Rai – Radiotelevisione Italiana S.p.A.
Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 5660/2025 (reg. provv. coll.), nel giudizio RG 8380/2023, ha deciso il ricorso proposto da Afi – Associazione Fonografici Italiani contro il Comune di Sanremo, con la Rai – Radiotelevisione Italiana S.p.A. come controinteressata. La vicenda riguardava l’ottemperanza a una precedente sentenza dello stesso Consiglio (n. 6972/2023) in materia di accesso agli atti relativi alle convenzioni tra Comune e Rai per la gestione dei diritti sul Festival di Sanremo e su Sanremo Giovani, per gli anni dal 2018 al 2021.
La questione ha avuto origine dall’istanza presentata da Afi il 18 ottobre 2021, con cui si chiedeva al Comune di Sanremo la documentazione sui rapporti contrattuali con Rai relativi al marchio "Festival della Canzone Italiana" e alle modalità di utilizzazione economica e commerciale della manifestazione e di Sanremo Giovani. L’interesse di Afi era motivato, tra l’altro, dalla volontà di tutelare i propri associati con riguardo ai criteri di partecipazione a Sanremo Giovani e agli indennizzi economici per le case discografiche.
In una prima fase, il Tar Liguria aveva accolto il ricorso di Afi, ma la successiva sentenza del Consiglio di Stato del 2023, accogliendo solo in parte l'appello di Rai, aveva circoscritto l’accesso alle sole parti della documentazione direttamente collegate all’organizzazione della manifestazione "Sanremo Giovani" e all’adozione del relativo regolamento da parte della Rai, bilanciando le istanze dell’Associazione con le esigenze di riservatezza affermate da Rai.
Nonostante tale limitazione, il Comune di Sanremo aveva ottemperato trasmettendo solo estratti della convenzione, quasi integralmente omissati salvo un breve passaggio, rendendo di fatto inaccessibile l’intera documentazione rilevante per l’Associazione. Afi ha quindi promosso ricorso per l’esecuzione corretta della sentenza, chiedendo tra l’altro la nomina di un commissario ad acta e sanzioni in caso di ulteriore inadempienza.
Il Consiglio di Stato ha affrontato elementi chiave quali il bilanciamento tra diritto di accesso di Afi e tutela della riservatezza commerciale di Rai. Ha disposto il deposito in busta chiusa dell’integrale documentazione da parte del Comune, demandandone la valutazione preliminare allo stesso collegio, per selezionare le parti effettivamente pertinenti. Dall’analisi è emerso che i soli riferimenti rilevanti a Sanremo Giovani erano all’art. 6, punto 4 della convenzione del 29 dicembre 2017 (festival 2018-2020) e all’art. 9, punto 8 della convenzione del 28 dicembre 2020 (festival 2021).
La sentenza ha quindi accolto il ricorso di Afi nei limiti sopra menzionati, ordinando al Comune di Sanremo di esibire e rilasciare in copia la documentazione individuata (le due pagine delle rispettive convenzioni) entro trenta giorni dalla comunicazione o notifica della pronuncia. Le spese di lite sono state compensate tra le parti, in considerazione della peculiarità del caso. La decisione impone l’immediata esecuzione dell’ordine da parte dell’amministrazione comunale, garantendo ad Afi l’accesso agli atti necessari per tutelare i propri interessi associativi e di settore rispetto alla manifestazione Sanremo Giovani.