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Il Consiglio di Stato conferma la legittimità del Pala Italia: respinto l’appello di Forumnet contro il progetto Santa Giulia


Pubblicato il: 7/3/2025

Gli avvocati Aldo Lopez e Giovanni Mangialardi hanno rappresentato Forumnet S.p.A.; gli avvocati Maria Lodovica Bognetti, Paola Cozzi, Giuseppe Lepore e Antonello Mandarano hanno assistito il Comune di Milano; Piera Pujatti ha rappresentato la Regione Lombardia; l'avvocato Roberto Righi ha assistito Milano Serravalle - Milano Tangenziali S.p.A.; gli avvocati Guido Alberto Inzaghi e Tommaso Fiorentino hanno rappresentato Milano Santa Giulia S.p.A..

Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 5719/2025 pronunciata nella camera di consiglio del 6 febbraio 2025, ha respinto l’appello proposto da Forumnet S.p.A. contro il Comune di Milano, la Regione Lombardia, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A. e Milano Santa Giulia S.p.A., avente ad oggetto una serie di provvedimenti amministrativi collegati all’attuazione del Programma Integrato di Intervento (PII) "Montecity-Rogoredo", e in particolare la realizzazione dell’Arena nota come "Pala Italia". Il procedimento trae origine dal ricorso n. 1572/2023, volto ad ottenere la riforma della sentenza del TAR Lombardia n. 1671 del 12 luglio 2022.

La vicenda nasce dalla contestazione di Forumnet S.p.A., gestore del Forum di Assago, in relazione all’atto integrativo dell’Accordo di programma riguardante la riqualificazione dell’area industriale dismessa “Montecity-Rogoredo”. Forumnet riteneva illegittime e irragionevoli le facilitazioni giuridiche ed economiche concesse a Milano Santa Giulia S.p.A. per la realizzazione del nuovo impianto “Pala Italia”. In particolare, l’appellante sosteneva che l’Arena non dovesse essere qualificata come opera di interesse pubblico o generale, contestava il mancato acquisto della struttura in proprietà pubblica, e criticava la scelta di porre a carico delle amministrazioni pubbliche alcune opere viarie funzionali all’accesso al nuovo impianto.

In primo grado, il TAR Lombardia aveva parzialmente dichiarato improcedibile e per il resto respinto il ricorso di Forumnet, compensando le spese di lite tra le parti. Forumnet ha impugnato tale decisione dinanzi al Consiglio di Stato deducendo vizi procedimentali, irragionevolezza nell’attribuzione all’Arena dello status di opera di interesse pubblico, e scelte illogiche nell’allocazione dei costi delle opere infrastrutturali. Le amministrazioni resistenti e i soggetti controinteressati si sono costituiti eccependo l’inammissibilità e l’infondatezza dell’appello.

Il Consiglio di Stato ha giudicato infondate tutte le doglianze dell’appellante. In particolare, la Sezione ha evidenziato che le procedure partecipative e la pubblicazione degli atti urbanistici sono state correttamente svolte, con la possibilità per Forumnet di formulare osservazioni puntualmente esaminate e controdedotte dall’amministrazione. Sulla proprietà dell’Arena, il Collegio ha riconosciuto la sussistenza della piena discrezionalità amministrativa nel preferire una gestione regolamentata anziché l’acquisizione pubblica, anche in considerazione delle necessità della città e delle strategie di rigenerazione urbana. Quanto alle opere viarie, è stato valorizzato il fatto che esse rispondevano a esigenze infrastrutturali di più ampia portata, non attribuibili unicamente alla nuova Arena, essendo pertanto legittima l’attribuzione dei relativi oneri alle amministrazioni pubbliche e alla concessionaria autostradale.

La sentenza conclude disponendo il rigetto integrale dell’appello di Forumnet S.p.A. e condannando la stessa alla rifusione delle spese di lite in favore delle amministrazioni resistenti e delle società contrapposte, liquidate in 5.000 euro ciascuna oltre accessori di legge. Dal punto di vista economico, Forumnet è chiamata a sopportare i costi del contenzioso, mentre dal versante giuridico la pronuncia ribadisce l’ampia discrezionalità amministrativa in materia urbanistica, la legittimità delle scelte compiute dal Comune di Milano e delle prassi adottate per la qualificazione e realizzazione degli interventi controversi.