Caviro Extra conferma vittoria contro GSE dopo la rinuncia in appello
Pubblicato il: 7/18/2025
Gli avvocati Fabrizio Magrì e Francesco Piron hanno assistito Caviro Extra S.p.A.; gli avvocati Giorgio Fraccastoro e Antonio Pugliese hanno rappresentato Gestore dei Servizi Energetici – G.S.E. S.p.A.
Il Consiglio di Stato, Sezione Seconda, si è pronunciato sul ricorso numero 8640/2024, promosso dal Gestore dei Servizi Energetici – G.S.E. S.p.A. contro Caviro Extra S.p.A., relativo alla riforma della sentenza n. 16381/2024 del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio. Il giudizio trae origine dalla richiesta di Caviro Extra di annullamento di un provvedimento del GSE, con riferimento a una procedura di riconversione di un impianto di produzione di biometano a Faenza e alle condizioni di accesso agli incentivi previsti dal D.M. 2 marzo 2018.
La vicenda ha avuto origine quando Caviro Extra S.p.A. ha impugnato il provvedimento GSE/P20180100269 del 31 ottobre 2018 e le relative procedure applicative, contestando il sistema di incentivazione riconosciuto dalla disciplina ministeriale e chiedendo il riconoscimento del 100% dell’incentivo spettante ai nuovi impianti oppure, in via subordinata, il risarcimento dei danni. Il cuore della controversia riguarda la trasformazione dell’impianto esistente in uno per la produzione di biometano e le condizioni regolamentari imposte per l’accesso agli incentivi.
Il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio aveva accolto il ricorso di Caviro Extra, annullando sia il provvedimento del GSE che la disciplina applicativa in parte qua, con compensazione delle spese di lite. Il GSE aveva successivamente proposto appello dinanzi al Consiglio di Stato, chiedendo la riforma della decisione del TAR e la reiezione delle domande di primo grado. Caviro Extra si era costituita in giudizio per resistere all’appello.
Durante l’istruttoria d’appello, con ordinanza n. 4718/2024, la Sezione aveva disposto l’accoglimento dell’istanza cautelare limitatamente alla sollecita fissazione dell’udienza di merito. Tuttavia, successivamente, in data 11 giugno 2025, il GSE ha depositato atto formale di rinuncia all’appello, sottoscritto per accettazione anche da parte di Caviro Extra. In udienza, le difese di entrambe le parti hanno confermato la volontà di definire la controversia mediante rinuncia, con compensazione delle spese.
Il Consiglio di Stato, chiamato a decidere solo sulla presa d’atto della rinuncia, ha dichiarato il giudizio estinto, ai sensi dell’art. 35, co. 1 lett. c), c.p.a., ribadendo la compensazione integrale delle spese tra le parti. L’effetto giuridico principale della pronuncia consiste nella definitività del risultato ottenuto da Caviro Extra in primo grado, con annullamento degli atti impugnati e nessun ulteriore onere economico per le parti quanto alle spese del giudizio.

