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Il Consiglio di Stato respinge i ricorsi per ottemperanza del Consorzio Leonardo: confermata la nuova aggiudicazione del servizio CUP nel Lazio


Pubblicato il: 7/26/2025

Gli Avvocati Angelo Annibali, Marco Orlando, Antonietta Favale e Matteo Valente hanno assistito il Consorzio Leonardo Servizi e Lavori Società Cooperativa Consortile Stabile; l’Avvocato Fiammetta Fusco ha rappresentato la Regione Lazio; l’Avvocato Valentino Vincenzo Giulio Vescio di Martirano ha difeso l’ASL Roma 5; l’Avvocato Gloria Di Gregorio ha rappresentato l’ASL Roma 1; l’Avvocato Carmen Di Carlo ha assistito l’ASL Roma 3; gli Avvocati Luigi Nilo e Michele Perrone hanno difeso il Consorzio Nazionale Servizi Società Cooperativa (CNS) e la società S.D.S. Società di Servizi S.r.l.

Con le sentenze nn. 6082, 6085, 6086, 6087 e 6088 del 2025, pubblicate l’11 luglio 2025, il Consiglio di Stato, Sezione Terza, ha respinto cinque ricorsi per ottemperanza proposti dal Consorzio Leonardo, relativi alla gara comunitaria centralizzata per l’affidamento del servizio CUP (Centro Unico di Prenotazione) nelle aziende sanitarie della Regione Lazio, suddivisa in cinque lotti. I ricorsi riguardavano i lotti n. 1 (ASL Roma 2 e IFO), n. 2 (ASL Frosinone, ASL Latina, ASL Roma 6), n. 3 (ASL Roma 3, INMI, Policlinico Tor Vergata, ASL Roma 5, AO San Camillo Forlanini), n. 4 (ASL Roma 1, AO Sant’Andrea, Policlinico Umberto I) e n. 5 (ASL Viterbo, ASL Rieti, ASL Roma 4).

Le sentenze di merito nn. 8780, 8781, 8782, 8783 e 8784 del 4 novembre 2024 avevano annullato l’aggiudicazione in favore del raggruppamento CNS-SDS, limitatamente al punteggio attribuito per il criterio “Responsabile di commessa”, rilevando che l’offerta tecnica non individuava ex ante una figura professionale specifica, ma si limitava a un impegno generico. Il Consiglio di Stato aveva quindi ordinato la rivalutazione del punteggio, rimettendo alla Commissione giudicatrice la determinazione sull’an e sul quantum, con riferimento ai profili professionali effettivamente indicati nell’offerta.

In esecuzione del giudicato, la Commissione ha riesaminato le offerte, individuando nella relazione tecnica del CNS (pagina 7) una risorsa con esperienze significative nel settore CUP e ha attribuito un punteggio di 3,2 su 4, decurtando 0,8 punti rispetto alla valutazione originaria. Il Consorzio Leonardo ha impugnato tale rivalutazione, sostenendo che la Commissione avrebbe dovuto escludere completamente il punteggio per il criterio in questione e valutare altri profili professionali, non quello già esaminato.

Il Consiglio di Stato ha ritenuto infondati i ricorsi, chiarendo che le sentenze ottemperande non avevano escluso la valutabilità del profilo indicato dal CNS, ma avevano imposto una rivalutazione concreta e puntuale della figura professionale individuata. Il Collegio ha confermato che la Commissione ha correttamente riesaminato il profilo esperienziale, pur non potendo valorizzare gli aspetti formativi e di competenza non specificati, e ha motivato adeguatamente la nuova attribuzione del punteggio.

Inoltre, il Consorzio Leonardo non ha censurato la misura della decurtazione (0,8 punti), che rientra nella discrezionalità tecnica della Commissione e non è sindacabile in sede giurisdizionale. Il Consiglio ha quindi escluso la violazione o elusione del giudicato, ritenendo che la Regione Lazio abbia dato corretta esecuzione alle sentenze di annullamento.

Le cinque decisioni confermano la validità della nuova aggiudicazione disposta con Determina n. G15744 del 25 novembre 2024 e consolidano l’orientamento giurisprudenziale secondo cui, in presenza di profili professionali concretamente individuati, la rivalutazione deve essere circoscritta agli elementi effettivamente offerti, senza necessità di esplorare ulteriori ipotesi non previste dal giudicato. Le spese di lite sono state integralmente compensate in considerazione della peculiarità della controversia.