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Ecolsystema ottiene il risarcimento dalla Regione Calabria per la discarica di Scandale


Pubblicato il: 8/14/2025

L'avvocato Giuseppe Lepera ha assistito Ecolsystema s.r.l.; Franceschina Talarico ha rappresentato la Regione Calabria.

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 6699 del 2025 (R.G. 9404/2023), si è pronunciato su un contenzioso che vedeva contrapposta la società Ecolsystema s.r.l. alla Regione Calabria e al Comune di Scandale. La vicenda trae origine dal mancato rispetto, da parte delle amministrazioni, della sentenza n. 9730/2022 che aveva già condannato Regione e Comune a risarcire la società per i danni subiti a seguito dell’annullamento del Decreto n. 9369 del 17 giugno 2010, con il quale era stata sospesa l’autorizzazione per la realizzazione di una discarica di rifiuti contenenti amianto nel territorio di Scandale.

La questione nasce a seguito della sospensione, a opera della Regione Calabria, di un decreto favorevole al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) utile per la creazione dell’impianto destinato allo smaltimento di amianto. La società Ecolsystema aveva ottenuto un primo riconoscimento del danno da parte del Consiglio di Stato, che aveva registrato la responsabilità solidale della Regione e del Comune per l’illegittima interruzione del procedimento autorizzatorio, dando mandato alle parti di quantificare consensualmente il risarcimento in base a criteri specifici (costi di progettazione, amministrativi e finanziari effettivamente sostenuti e documentati dalla società).

In primo grado, il TAR Calabria aveva respinto le domande risarcitorie di Ecolsystema, ritenendo che non fosse stata dimostrata l’illegittimità di tutti gli atti amministrativi prodotti nell’iter. In appello, invece, il Consiglio di Stato aveva riconosciuto il diritto di Ecolsystema al risarcimento del danno emergente, lasciando la quantificazione all’esito di un accordo tra le parti. Venuto meno l’accordo, la società ha promosso il giudizio di ottemperanza per ottenere una determinazione giudiziale della somma dovuta.

La determinazione del risarcimento è stata preceduta da una approfondita attività peritale, gestita da consulenti nominati dal Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Reggio Calabria, che hanno analizzato la documentazione contabile per comprovare i costi effettivamente riconducibili alla realizzazione della discarica. La Regione Calabria ha sollevato diverse eccezioni sulla riconoscibilità di specifiche voci di danno e sulla documentazione presentata, contestando in particolare la legittimità dei costi finanziari e delle spese amministrative riconosciute.

L’elemento giuridico centrale che ha orientato la decisione riguarda la natura del danno subito dalla società: il Consiglio di Stato ha ribadito che si tratta di un danno derivante da una serie di provvedimenti illegittimi che hanno impedito la realizzazione dell’opera, escludendo la configurabilità di mero danno da ritardo. Il Collegio ha inoltre fissato criteri rigorosi per la valutazione dei costi ammissibili, imponendo che fossero riconosciuti solo quelli effettivamente comprovati.

Con la sentenza del luglio 2025 il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Ecolsystema, condannando Regione Calabria e Comune di Scandale al pagamento di euro 355.221,48, oltre interessi legali, a titolo di risarcimento per i danni subiti. Il Collegio ha posto le spese della verificazione tecnica a carico solidale delle amministrazioni condannate, mentre ha compensato tra le parti le spese legali di lite. La decisione impone alle amministrazioni di dare immediata esecuzione al pagamento disposto dalla sentenza.

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