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I Comuni delle Valli del Natisone impugnano il progetto eolico "Pulfar" per tutela ambientale


Pubblicato il: 8/8/2025

Lo Studio Legale Ponti DePauli Partners ha assistito il Comune di Torreano, anche quale ente delegato e coordinatore dei Comuni di Cividale del Friuli, Moimacco, Pulfero e San Pietro al Natisone.

L’operazione riguarda la difesa dei cinque Comuni delle Valli del Natisone – Torreano, Cividale del Friuli, Moimacco, Pulfero e San Pietro al Natisone – contro il progetto di realizzazione dell’impianto eolico denominato "Pulfar".

Il Comune di Torreano ha agito anche in qualità di ente delegato e coordinatore delle altre amministrazioni coinvolte, presentando una memoria procedimentale contro il progetto nell’ambito della verifica di assoggettabilità a VIA promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

L’intervento progettuale si compone di un impianto con potenza nominale pari a 28,8 MW, integrato con un sistema di accumulo da 20 MW, per l’installazione di quattro aerogeneratori alti 200 metri localizzati sul crinale del monte Craguenza, in un’area di rilevante valore ambientale e paesaggistico.

L’atto presentato dai Comuni summenzionati è stato formalizzato il 4 agosto 2025 e corredato da due perizie tecniche specialistiche. La memoria fonda la richiesta principale sull’immediata declaratoria di inammissibilità del progetto per manifesta insostenibilità ambientale, in alternativa alla sua sottoposizione integrale a VIA. L’analisi svolta pone particolare attenzione agli aspetti urbanistici, ambientali, paesaggistici, idrogeologici e normativi. Gli enti evidenziano i numerosi profili problematici, tra cui il contrasto con gli obiettivi e le strategie nazionali e regionali di tutela del territorio, la vulnerabilità del sistema carsico sottostante e la valenza naturalistica degli habitat.

Viene inoltre sottolineata l’irreversibilità degli impatti sotto il profilo percettivo, acustico e faunistico. Il procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA viene seguito dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

Nella documentazione depositata, i Comuni avanzano richiami giurisprudenziali in merito alla legittimazione alla partecipazione dei procedimenti ambientali da parte degli enti locali, la doverosità dell’assoggettamento a VIA per impatti significativi e la priorità dei valori paesaggistici nei contesti ambientali di pregio. La critica alla documentazione del proponente si focalizza sulle carenze delle indagini sito-specifiche (assenza di studi geognostici, anemometrici, acustici), sulla mancanza di una valutazione del ciclo di vita e sulla localizzazione in aree ritenute non idonee secondo la normativa regionale vigente. Il progetto "Pulfar" prevede l’installazione di quattro aerogeneratori da 200 metri ciascuno, per una potenza totale di 28,8 MW e un sistema di accumulo da 20 MW, che dovrebbe essere realizzato in una zona considerata di alto pregio paesaggistico e naturalistico e soggetta anche a tutela secondo la Strategia Nazionale Aree Interne recentemente estesa alle Valli del Natisone.

Lo Studio Legale Ponti DePauli Partners ha seguito l’incarico attraverso l’avvocato Luca De Pauli che ha assistito i cinque Comuni nella redazione e nel deposito della memoria. L’attività svolta ha richiesto la costituzione di un gruppo interdisciplinare e il coordinamento tra tutte le amministrazioni locali interessate, caratterizzandosi per la centralità del ruolo dell’avvocatura amministrativista a tutela dei diritti pubblici territoriali e delle strategie difensive in materia di sostenibilità e presidio del territorio.