Autostrade per l’Italia ottiene l’annullamento della penale: il Consiglio di Stato accoglie l’appello contro il Ministero
Pubblicato il: 8/8/2025
L’Avvocato Marco Annoni ha affiancato Autostrade per l’Italia S.p.A.
Con sentenza n. 6967/2025, pubblicata il 7 agosto 2025, il Consiglio di Stato, Sezione Quinta, ha accolto l’appello proposto da Autostrade per l’Italia S.p.A. (ASPI) contro il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, annullando il provvedimento ministeriale del 10 dicembre 2015 con cui era stata irrogata una penale di euro 959.002,23 per presunti inadempimenti contrattuali in occasione dell’evento nevoso del 5 e 6 febbraio 2015. Il ricorso, registrato al n. 2194/2023, ha condotto alla riforma della sentenza n. 11123/2022 del TAR Lazio, Sezione IV, che aveva respinto le doglianze della concessionaria.
La vicenda trae origine dalla contestazione ministeriale relativa alla gestione dell’emergenza neve da parte di ASPI, concessionaria autostradale in forza della convenzione unica del 12 dicembre 2007. Il Ministero aveva ritenuto che l’applicazione del “codice rosso” e del “codice nero” su varie tratte autostradali fosse eccessiva e non giustificata, contestando altresì l’inefficacia dei trattamenti di salatura preventiva e il malfunzionamento dei sistemi GPS per il tracciamento dei mezzi spargisale.
ASPI aveva impugnato il provvedimento deducendone l’illegittimità per tardività, infondatezza dei presupposti e erronea applicazione della formula di calcolo della penale prevista dal disciplinare allegato alla convenzione. Il TAR aveva respinto il ricorso, qualificando la penale come sanzione amministrativa soggetta a prescrizione quinquennale o, alternativamente, come clausola penale soggetta a prescrizione decennale, escludendo l’applicabilità dei termini procedimentali di cui all’art. 2 della legge n. 241/1990.
Il Consiglio di Stato ha invece ritenuto fondati i motivi di appello, rilevando l’assenza di un blocco totale della circolazione autostradale, presupposto necessario per l’applicazione della penale ai sensi del par. 8.2 del disciplinare. È stato accertato che ASPI aveva consentito il transito ai veicoli leggeri nelle tratte interessate dal codice rosso e che, nella tratta soggetta a codice nero, non vi era stata una chiusura degli accessi, ma solo una raccomandazione all’utenza tramite pannelli informativi.
Inoltre, il Consiglio ha censurato la metodologia di calcolo della penale adottata dal Ministero, che aveva utilizzato il parametro TGM (transiti giornalieri medi) riferito all’intera macrotratta e raddoppiato i valori considerando erroneamente il traffico in un solo senso di marcia, quando invece i dati già includevano entrambe le direzioni. È stato altresì ritenuto provato, sulla base della documentazione prodotta da ASPI e delle temperature rilevate dalle centraline, che la concessionaria aveva effettuato tempestivi ed efficaci trattamenti di salatura, nonostante le difficoltà operative causate dalle condizioni meteo e dai malfunzionamenti del sistema GPS.
Alla luce di tali considerazioni, il Consiglio di Stato ha accolto l’appello, annullando il provvedimento ministeriale e condannando il Ministero alla rifusione delle spese di giudizio in favore di ASPI, liquidate in euro 5.000,00.

