Pv Ichnosolar S.r.l. ottiene l’annullamento del diniego VIA per l’impianto fotovoltaico Macchiareddu
Pubblicato il: 8/28/2025
Gli avvocati Andrea Sticchi Damiani e Giuseppe Carlomagno hanno assistito Pv Ichnosolar S.r.l.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 7085/2025, ha deciso sull’appello proposto da Pv Ichnosolar S.r.l. (ricorso n. 9722/2024 R.G.) contro il Ministero della cultura, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna. Il procedimento, avviato nel 2022, riguarda la realizzazione di un impianto fotovoltaico di 41,758 MW nell’area industriale di Macchiareddu, Comune di Uta (CA).
La società ricorrente aveva richiesto la valutazione di impatto ambientale (VIA) positiva per realizzare il parco, ma, nonostante parere favorevole della Commissione tecnica PNRR-PNIEC e della Soprintendenza locale, il Ministero della cultura aveva espresso parere parzialmente contrario sull’idoneità delle aree, evidenziando la presenza di vincoli paesaggistici e, successivamente, di interesse archeologico. Il Ministero dell’ambiente aveva quindi rilasciato una VIA solo parziale, limitando la realizzazione a meno della metà della potenza prevista.
Dopo una prima sentenza del TAR Sardegna (n. 671/2024) che aveva dichiarato improcedibile il ricorso principale e respinto i motivi aggiunti della società, Pv Ichnosolar ha appellato, sostenendo che il parere del Ministero della cultura fosse tardivo e quindi da considerarsi favorevole, e che i vincoli addotti non precludessero l’intervento sulle aree in questione.
Il Consiglio di Stato ha ricostruito le tappe fondamentali del procedimento, precisando come la classificazione delle aree industriali non conducesse automaticamente alla loro idoneità in assenza dei vincoli. Ha tuttavia ravvisato l’illegittimità della decisione amministrativa laddove il Ministero si fosse limitato a richiamare i vincoli senza una valutazione delle specifiche condizioni dell’area e senza considerare i plurimi precedenti pareri favorevoli e l’attenzione data dall’azienda all’inserimento paesaggistico. In particolare, per le zone ove al momento dell’iter decisionale non erano vigenti specifici vincoli archeologici, la non idoneità non poteva essere automaticamente desunta.
La decisione del Consiglio di Stato annulla quindi i provvedimenti che limitavano la VIA, ordinando all’amministrazione di rivalutare la posizione, tenendo esplicitamente conto che la presenza di certi vincoli non comporta una inedificabilità assoluta e che va data motivazione puntuale in caso di diniego. Le note ministeriali endoprocedimentali, non essendo provvedimenti finali, restano autonome rispetto all’annullamento. Le spese sono state integralmente compensate tra le parti.
In conclusione, la sentenza consente alla società Pv Ichnosolar S.r.l. di ottenere una nuova istruttoria sul progetto, con la possibilità concreta di realizzare il proprio impianto, imponendo all’amministrazione di superare mere considerazioni formali sui vincoli e di motivare compiutamente eventuali nuovi dinieghi.

