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Geri Italia ottiene l’annullamento della delibera Asi Caserta


Pubblicato il: 9/19/2025

L’avvocato Antonio Parisi ha rappresentato Geri Italia s.r.l. e Geri Energy s.r.l. L’avvocato Giuseppe Costanzo ha assistito il Consorzio Asi di Caserta.

Geri Italia s.r.l. e Geri Energy s.r.l. hanno impugnato davanti al Consiglio di Stato (Sezione Quarta, sentenza n. 7335/2025, ricorso n. 192/2024) la delibera n. 85 del 8 marzo 2018 del Comitato direttivo del Consorzio ASI di Caserta. La controversia si è sviluppata a partire dal diniego opposto dal Consorzio alla proposta transattiva presentata dalle società del gruppo GERI, volta ad ottenere la compensazione degli oneri infrastrutturali tramite la cessione di una condotta fognaria di nuova realizzazione.

Le società appellanti svolgono attività industriali nell’agglomerato di Alife (CE) e avevano realizzato a proprie spese un’opera di urbanizzazione, cioè una condotta fognaria, per la quale chiedevano la compensazione rispetto agli oneri infrastrutturali richiesti dal Consorzio, pari a euro 229.864,96. Il Consorzio aveva invece negato la presa in carico dell’opera e il relativo scomputo degli oneri, respingendo la proposta delle società per asserita incoerenza con la disciplina degli appalti pubblici.

Le società del gruppo GERI si erano opposte già in primo grado innanzi al TAR Campania, sottolineando la legittimità dell’esecuzione diretta dei lavori e la coerenza della proposta transattiva anche sotto il profilo dell’interesse pubblico, dato il fabbisogno della zona. Il TAR aveva respinto il ricorso ritenendo che l’ammissione allo scomputo fosse frutto di valutazione discrezionale dell’amministrazione, esigendo comunque uno specifico accordo e una preventiva valutazione della proposta da parte dell’ente. Le società hanno quindi proposto appello davanti al Consiglio di Stato, contestando la carenza di motivazione della delibera impugnata e del giudizio di primo grado, oltre alla violazione dei principi di buona fede e sinallagma contrattuale.

Il Consiglio di Stato ha ritenuto che l’accoglimento della proposta di scomputo è soggetto all’ampia discrezionalità amministrativa, ma ha al contempo affermato che, soprattutto in presenza di pareri favorevoli in sede istruttoria, l’ente avrebbe dovuto esporre in modo chiaro e puntuale le ragioni ostative, evitando formule generiche. Nel caso in esame, il Comitato direttivo del Consorzio si era limitato a dichiarare la non coerenza della proposta con le norme sugli appalti pubblici, senza esplicitare le concrete motivazioni alla base del diniego, ignorando altresì le risultanze dell’istruttoria tecnica interna.

La sentenza accoglie dunque l’appello di Geri Italia s.r.l. e Geri Energy s.r.l., annulla la delibera consortile n. 85/2018 e tratta come assorbita la domanda sulla compensazione sostanziale, precisando che l’amministrazione dovrà nuovamente pronunciarsi emendando il vizio motivazionale individuato. Le spese del giudizio sono state compensate per la peculiarità e la novità della questione giuridica. L’annullamento determina in capo all’amministrazione l’obbligo di riesaminare l’istanza transattiva delle società, pronunciandosi con motivazione adeguata, senza produrre immediati effetti economici diretti finché non sarà concluso il nuovo procedimento amministrativo.