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Consiglio di Stato rigetta ricorso di Servizi Ospedalieri sulla gara Aria S.p.A.


Pubblicato il: 10/9/2025

L'avvocato Giuseppina Squillace ha assistito Aria S.p.A.; gli avvocati Enza Maria Accarino e Gaetano Di Giacomo hanno rappresentato Servizi Ospedalieri S.p.A.; l'avvocato Pierpaolo Salvatore Pugliano ha assistito Servizi Italia S.p.A.; l'avvocato Fausto Troilo ha affiancato Hospital Service S.r.l..

Il Consiglio di Stato, Sezione Terza, si è espresso sull'appello presentato da Aria S.p.A., Servizi Italia S.p.A. e Hospital Service S.r.l. avverso la sentenza del TAR Lombardia n. 1109/2025 nella complessa vicenda relativa all’appalto suddiviso in più lotti per servizi di lavanoleggio presso enti della Regione Lombardia (gara CIG 9744902387, lotto 5, valore oltre 40 milioni di euro; ruolo n. 3791, 3872, 3996/2025).

Al centro del giudizio vi erano le modalità di nomina della commissione giudicatrice e la verifica del rispetto dei minimi salariali nell’offerta dell’aggiudicataria.

La controversia trae origine dall’impugnazione proposta da Servizi Ospedalieri S.p.A., terza classificata nel lotto, che aveva contestato tra l’altro l’incompetenza della commissione e la mancata verifica effettiva dei minimi retributivi, dopo l’aggiudicazione del lotto a Hospital Service S.r.l., seconda classificata per effetto del vincolo di aggiudicazione.

Il ricorso era stato accolto in primo grado dal TAR, che aveva annullato l’aggiudicazione ritenendo fondati i motivi sulle carenze della commissione e sul controllo salariale. In primo grado, il TAR aveva valorizzato come decisivo il vizio di incompetenza della Commissione esaminatrice, desumendo dai curricula allegati al momento della nomina un difetto di corrispondenza tra le esperienze professionali dei commissari e le aree oggetto dell’appalto. Aveva inoltre ritenuto non correttamente adempiuta la verifica dei minimi salariali, delegata ad altro ufficio senza un controllo effettivo del RUP.

I ricorsi in appello, riuniti dal Consiglio di Stato, contestavano tale pronuncia, sostenendo la correttezza delle procedure seguite dalla stazione appaltante e l’assenza di lesività nelle operazioni di gara.

Nel merito, il Consiglio di Stato ha ritenuto fondati i motivi d’appello, precisando che la valutazione delle competenze della commissione non deve essere limitata alle singole attività ma riferita alle macroaree di gara e alle competenze complessive dei commissari. È stato evidenziato che i profili professionali dei membri nominati risultavano adeguati sia sotto il profilo gestionale che tecnico, anche sulla base dei curricula integrativi prodotti successivamente. In punto di verifica salariale, il Consiglio ha riconosciuto la liceità del supporto dell’ufficio Risorse Umane, sottolineando che la responsabilità formale e la validazione conclusiva restavano in capo al RUP.

La decisione del Consiglio di Stato, che riforma integralmente la sentenza del TAR, comporta il rigetto del ricorso di Servizi Ospedalieri S.p.A.: le censure relative a metodo di valutazione dei punteggi, illogicità delle valutazioni e (ulteriormente) anomalia dell’offerta, vengono tutte disattese per insussistenza di errori o irregolarità invalidanti. Viene così ricostituita la piena validità dell’aggiudicazione in favore di Hospital Service S.r.l. e la regolarità dell’operato della commissione di gara e del RUP.

Le conseguenze economiche della pronuncia prevedono la condanna di Servizi Ospedalieri S.p.A. al pagamento delle spese processuali per ciascuna controparte per entrambi i gradi di giudizio, per un importo di 5.000 euro oltre accessori di legge.