DMF Pharma confermata aggiudicataria nella gara ARIA per prodotti nutrizionali
Pubblicato il: 10/10/2025
Gli avvocati Claudio De Portu hanno assistito DMF Pharma Foodar s.r.l.; l’avvocato Giuseppina Squillace ha rappresentato Azienda Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti ARIA S.p.A.; gli avvocati Jacopo Emilio Paolo Recla e Lara Bonoldi hanno rappresentato Nestlé Italiana s.p.a.
Il contenzioso trae origine dal ricorso presentato da Nestlé Italiana s.p.a. contro l’aggiudicazione del Lotto 50 della procedura aperta indetta dall’Azienda Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti (ARIA) per la fornitura di prodotti per nutrizione artificiale (procedura CIG 9995227241, r.g. 1713/2025).
Dopo il primo grado di giudizio dinanzi al TAR Lombardia, la vicenda approda al Consiglio di Stato (sentenza n. 7729/2025), che vede coinvolte, oltre a Nestlé, anche DMF Pharma Foodar s.r.l. - aggiudicataria della commessa - e ARIA s.p.a.
La vicenda prende avvio con la determinazione dirigenziale di ARIA (n. 849/2023), che aveva indetto una maxi gara pubblica suddivisa in 205 lotti per la fornitura triennale a base d’asta di oltre 2 milioni di euro del prodotto "alimento polimerico ricco di Transforming Growth Factor-Beta 2 (TGF-Beta2), in polvere, somministrabile per via orale". Soltanto due operatori – Nestlé (prodotto Modulen IBD) e DMF Pharma (prodotto ULK Mici) – hanno partecipato al Lotto 50, che è stato aggiudicato a DMF con determinazione n. 147/2024. A seguito di accesso agli atti, Nestlé ha impugnato l’aggiudicazione davanti al TAR sostenendo che il prodotto di DMF fosse privo della componente TGF-Beta 2, dunque difforme rispetto ai requisiti prescritti dal bando, e che ulteriori dichiarazioni nella scheda tecnica fossero fuorvianti.
Nel corso del giudizio, una verificazione tecnica ha accertato che il prodotto ULK Mici di DMF conteneva TGF-Beta 2 in concentrazione quantificata in 0,06 ng/mg di proteina, mentre la lex specialis non indicava una soglia minima vincolante. Nestlé ha successivamente sollevato motivi aggiunti sulla pretesa indeterminatezza del bando e l’assenza di letteratura che attestasse l’efficacia terapeutica del prodotto del concorrente.
Il TAR Lombardia, con sentenza n. 72/2025, ha respinto il ricorso principale e dichiarato irricevibili per tardività i motivi aggiunti, ritenendo che il prodotto di DMF fosse conforme alla lex specialis, bastando per la conformità una presenza rilevabile – seppur ridotta – di TGF-Beta 2. Il TAR ha anche escluso che le ulteriori doglianze, sollevate solo a seguito della verificazione e relative alla quantità minima efficace della molecola, potessero essere considerate tempestive.
Nel giudizio di appello, Nestlé ha sostenuto che il TAR sarebbe incorso in errori istruttori e logici, per non aver rilevato la difformità del prodotto aggiudicatario e per aver erroneamente posto a suo carico l’onere di provare l’inefficacia del prodotto concorrente. Il Consiglio di Stato ha tuttavia ribadito che la lex specialis, non indicando una concentrazione minima, non consente di escludere il prodotto di DMF con presenza strumentalmente rilevabile di TGF-Beta 2. Ha inoltre chiarito che, in mancanza di specifiche prescrizioni tecniche e di univoca letteratura scientifica che individui soglie efficaci, non può essere dichiarata l’illegittimità della gara, né vi sono elementi per censurare la scelta discrezionale dell’amministrazione.
La decisione del Consiglio di Stato – che ha respinto l’appello – conferma integralmente la sentenza del primo grado e l’aggiudicazione a DMF Pharma Foodar s.r.l. Per Nestlé, oltre al definitivo rigetto delle pretese risarcitorie e all’esclusione dal subentro contrattuale, la sentenza comporta la condanna al pagamento delle spese di lite in favore delle parti resistenti, quantificate in euro 5.000 ciascuna oltre accessori di legge. Sul piano giuridico la pronuncia conferma che, in casi di incertezza della letteratura tecnica e in assenza di indicazioni puntuali nella lex specialis, prevale il principio del favor partecipationis e l’interpretazione più estensiva dei requisiti di ammissione nei contratti pubblici.

