Plurima ottiene la riforma della gara per il magazzino sanitario ULSS 6 Euganea
Pubblicato il: 11/4/2025
L’avvocato Alberto Bianchi ha assistito Plurima S.p.A. L’avvocato Fausto Troilo ha rappresentato Clean Service S.r.l.
Il Consiglio di Stato, Sezione Terza, è intervenuto sulla controversia avente ad oggetto la procedura aperta indetta dall’Azienda U.L.S.S. n. 6 Euganea per l’affidamento del servizio di gestione in outsourcing del magazzino dei beni sanitari ed economali (CIG 991565408A). Il procedimento, identificato con il ricorso n. 3157/2025, vede contrapposte Plurima S.p.A., gestore uscente, Clean Service S.r.l., aggiudicataria originaria, e l’Azienda sanitaria stessa.
La vicenda trae origine dalla gara svolta nel 2023, che aveva visto aggiudicare il servizio a Clean Service S.r.l. con un punteggio superiore di soli quasi 0,05 punti rispetto a Plurima S.p.A. Successivi accertamenti del RUP e un sopralluogo avevano rivelato che l'immobile proposto da Clean Service quale sede del magazzino non fosse in realtà edificato, contrariamente a quanto dichiarato nell’offerta tecnica. Parallelamente si era rilevata l’errata esclusione degli allegati presentati da Plurima dalla valutazione tecnica. Dinanzi a questi elementi, l’Azienda Sanitaria ha quindi adottato una determinazione di annullamento d’ufficio della procedura per vizi di valutazione e false rappresentazioni, non ancora tradottisi in aggiudicazione definitiva ma ritenuti idonei a condizionare illegittimamente l’esito della gara.
Clean Service S.r.l. aveva impugnato la determina di annullamento dinanzi al TAR Veneto, sostenendo, fra l’altro, la regolarità della propria offerta e l’insussistenza di un obbligo di disponibilità immediata dell’immobile, nonché l’illegittimità della valutazione dei propri allegati tecnici. Il TAR aveva accolto il ricorso, annullando la determina e disponendo la reviviscenza della precedente aggiudicazione a Clean Service. Plurima S.p.A., però, ha impugnato la decisione con appello al Consiglio di Stato, sollevando principalmente l’evidenza della falsa rappresentazione sull’immobile e contestando la valutazione delle offerte tecniche. Anche l'Azienda Sanitaria ha presentato appello incidentale, difendendo la correttezza dell’annullamento d’ufficio e rilevando il grave vizio della falsa offerta e ulteriori criticità sulle modalità di computo dei limiti dimensionali delle offerte.
Il Consiglio di Stato ha ravvisato la fondatezza dei motivi d’appello di Plurima e dell’Azienda Sanitaria, concentrandosi sulla determinante incidenza della falsa rappresentazione, da parte di Clean Service, dell’immobile come già disponibile ed esistente. È stato ribadito che, anche ove la disponibilità debba qualificarsi quale requisito di esecuzione e non di partecipazione, resta essenziale che le offerte siano serie, attendibili e veritiere. L’assenza di tali requisiti, unita alla dimostrazione documentale di una dichiarazione mendace, legittima pienamente il ricorso all’annullamento d’ufficio, anche oltre i termini ordinari fissati dalla legge, essendo l’interesse pubblico alla rimozione dell’atto illegittimo insito nella tutela del corretto operato amministrativo.
Sotto il profilo tecnico, è stato inoltre chiarito che gli allegati alle offerte devono essere conteggiati nei limiti dimensionali previsti dal disciplinare, sebbene la violazione di tali limiti non comporti di per sé esclusione automatica dall’appalto né la mancata valutazione dei contenuti tecnici a meno che non sussista comprovato indebito vantaggio.
La decisione definitiva del Consiglio di Stato ha quindi accolto entrambi gli appelli, riformato la sentenza del TAR e respinto integralmente il ricorso originario di Clean Service. L’esito è la conferma dell’annullamento d’ufficio dell’intera procedura di gara. Le spese di lite, vista la peculiarità della controversia, sono state compensate per entrambe le fasi di giudizio. L'effetto pratico e giuridico è la caducazione totale della gara e la necessità per l’Azienda Sanitaria di riavviare una nuova procedura di selezione per il servizio oggetto del contenzioso.

