Opus Automazione ottiene il rinvio sulla rideterminazione del contributo regionale
Pubblicato il: 11/18/2025
L’avvocato Andrea Abbamonte ha assistito Opus Automazione S.p.a.; l’avvocato Maria Vittoria De Gennaro ha rappresentato la Regione Campania.
Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 8681/2025 (ricorso n. 3989/2025), ha deciso l’appello presentato da Opus Automazione S.p.a. contro la Regione Campania, in merito alla rideterminazione dell’importo di un contributo regionale concesso all’impresa nell’ambito di un bando rivolto a imprese operanti sul territorio campano. Il riferimento oggetto di giudizio riguarda sia il decreto dirigenziale n. 8 del 10 gennaio 2025, con cui il contributo già accordato era stato ridotto da 3.045.683,55 a 2.779.316,05 euro, sia la successiva nota dell’11 febbraio 2025 di rigetto della richiesta di riesame avanzata dalla società.
Al centro della vicenda si trova la modifica dell’assetto societario di Opus Automazione S.p.a., avvenuta nel luglio 2024, a seguito dell’acquisizione da parte di Orion S.r.l., società che è divenuta unico socio. La Regione Campania aveva originariamente inserito Opus Automazione tra le PMI ammissibili al contributo, ma, dopo la variazione societaria, aveva riclassificato la società come "Grande Impresa", riducendo così l’entità del beneficio. La società ricorrente ha contestato la decisione, sostenendo la permanenza dei requisiti per la qualificazione come PMI anche dopo il cambio societario.
Il giudizio nasce dalla pronuncia del TAR Campania (sentenza n. 2615/2025), che aveva dichiarato inammissibile il ricorso di Opus Automazione per difetto di giurisdizione, ritenendo la questione devoluta al giudice ordinario, sulla base della natura di diritto soggettivo della posizione della ricorrente dopo la concessione del contributo.
Il Consiglio di Stato ha ritenuto, invece, che la controversia sia correttamente attribuibile alla giurisdizione del giudice amministrativo. Decisivo è stato il riconoscimento che la rideterminazione del contributo, operata dalla Regione, è espressione di un potere di autotutela esercitato sull’originario provvedimento di concessione, scaturente da una rivalutazione discrezionale e non da un mero comportamento omissivo o inadempienza dell’impresa beneficiaria. La posizione di Opus Automazione è stata quindi ricondotta ad un interesse legittimo e non a un diritto soggettivo perfetto.
La sentenza del Consiglio di Stato accoglie l’appello di Opus Automazione, annulla la sentenza del TAR e rinvia il giudizio al primo grado per l’esame di merito. Conseguentemente, la Regione Campania dovrà sottostare alla cognizione del giudice amministrativo sulla vicenda della riduzione del contributo e le parti sono state compensate per le spese di lite. La principale ricaduta giuridica della decisione è l’affermazione della giurisdizione amministrativa in presenza di provvedimenti di autotutela che incidano su situazioni di interesse legittimo degli operatori economici coinvolti.

