TD Group S.r.l. ottiene ragione contro il Consorzio ASI Foggia
Pubblicato il: 12/4/2025
L’avvocato Raffaele Daloiso ha assistito T.D. Group S.r.l. L’avvocato Lucia Murgolo ha rappresentato il Consorzio ASI Foggia. Gli avvocati Roberta Chiarella e Maria Teresa Antonucci hanno assistito il Comune di Foggia.
Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 9390/2025 (ricorso n. 8432/2025), ha deciso una controversia tra il Consorzio per l’area di sviluppo industriale di Foggia (Consorzio ASI Foggia) e la società T.D. Group S.r.l., con l’intervento del Comune di Foggia. Al centro della questione la decadenza dell’autorizzazione rilasciata dal Consorzio per la posa di cavi elettrici interrati funzionali alla connessione alla rete nazionale di un impianto fotovoltaico di proprietà della società.
La vicenda trae origine dall’istanza presentata il 29 gennaio 2024 da T.D. Group S.r.l., finalizzata a ottenere il permesso per per realizzare una linea elettrica MT in cavo interrato e una cabina di consegna. Il Consorzio aveva rilasciato l'autorizzazione il 16 febbraio 2024, ma successivamente, con atto del 18 marzo 2025, aveva dichiarato la decadenza del provvedimento contestando sia la mancata comunicazione di inizio lavori che il mancato avvio effettivo degli stessi, nonché l’assenza di una richiesta di proroga e di una convenzione o servitù costituite a favore della società. Il Consorzio assumeva inoltre che le opere richieste sarebbero risultate incompatibili con lavori di urbanizzazione previsti sulla medesima area e finanziati con fondi pubblici.
La società ha proposto ricorso davanti al TAR Puglia (sentenza n. 965/2025), che ha accolto le proprie ragioni, annullando i provvedimenti del Consorzio. Quest’ultimo si è rivolto al Consiglio di Stato riproponendo quattro motivi d’appello, tra cui l’improcedibilità del ricorso originario per mancata impugnazione degli atti di gara relativi ai lavori di urbanizzazione, il presunto difetto di legittimazione e interesse della società e la legittimità del proprio operato sul merito.
Il Consiglio di Stato ha ritenuto infondati tutti i motivi d’appello. Decisivo è risultato constatare che il provvedimento di rilascio dell’autorizzazione aveva natura di concessione avente ad oggetto un bene pubblico (il terreno consortile), priva di una clausola di decadenza legata al mancato inizio dei lavori entro un certo termine. Né la comunicazione di inizio lavori né la stipula immediata di una convenzione risultavano espressamente previste come condizioni essenziali nell’atto autorizzativo. La decadenza non poteva dunque essere pronunciata al di fuori di presupposti esplicitamente stabiliti, secondo il principio generale per cui non possono operare decadenze non formalmente previste dal titolo o dalla legge. Il Collegio ha anche chiarito che le eventuali interferenze tra i lavori dovevano essere gestite secondo i principi civilistici in tema di servitù.
La decisione ha confermato la sentenza di primo grado, pur con diversa motivazione, respingendo l’appello del Consorzio ASI Foggia e disponendo la compensazione delle spese di lite. L’effetto diretto della sentenza è la conferma del diritto di T.D. Group S.r.l. a procedere con la realizzazione delle opere di connessione, riconoscendo la validità della concessione e sottraendola ai vincoli decadenziali invocati dall’ente consortile.

