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Alto Partners acquisisce FIP MEC con reinvestimento della famiglia Cavagnis e del management

Pubblicato il: 12/3/2025

Gatti Pavesi Bianchi Ludovici ha assistito Alto Partners; Chiomenti ha rappresentato Idea Cinquanta.

Alto Partners sgr, attraverso il fondo Alto Capital V, ha acquisito FIP MEC, società attiva nella progettazione e produzione di dispositivi antisismici e componenti strutturali critici per infrastrutture e edifici sensibili. Nell’operazione è previsto il reinvestimento da parte di Idea Cinquanta, holding d’investimento della famiglia Cavagnis, e del top management della società.

L’operazione valorizza l’importante ruolo di FIP MEC nel settore della sicurezza strutturale, con una previsione di fatturato superiore a 50 milioni di euro per il 2025 e una crescita stimata intorno al 25% rispetto all’esercizio precedente. Il top management, entrato con una quota del 6% nel 2022, rimarrà coinvolto nella gestione, mentre la presidenza resterà affidata ad Andrea Cavagnis e la carica di amministratore delegato a Sandro Rasera, coadiuvati dal management attuale. Idea Cinquanta mantiene un ruolo nella compagine societaria dopo aver condotto importanti interventi finanziari e manageriali dal 2020, che hanno contribuito al raddoppio dei ricavi negli ultimi cinque anni.

FIP MEC si distingue a livello internazionale per le soluzioni adottate in più di 40 paesi e per il secondo laboratorio di testing più grande al mondo. Le soluzioni della società sono utilizzate da oltre 80 anni per la sicurezza di ospedali, scuole, datacenter, patrimonio artistico, stadi e edilizia residenziale. La società ha sede a Selvazzano (Padova) e conta oltre 120 dipendenti.

Gatti Pavesi Bianchi Ludovici ha prestato assistenza ad Alto Partners con un team guidato dall’equity partner Gianni Martoglia con la partner Silvia Palazzetti e gli associate Rocco Curcio e Sabrina Marino.

Chiomenti ha assistito Idea Cinquanta con un team guidato dal partner Luigi Vaccaro e composto dal senior associate Gianluca Riccardino, e dagli associate Adalberto Bruno Rurale e Giulia Garri.